Cosa volete che sia? Guardando a dove è arrivata questa Juventus un ottavo di finale di Champions League dovrebbe rientrare nell’ordinario: un passaggio naturale, da guadagnare in scioltezza.
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Purtroppo o per fortuna non sarà così. Per fortuna perché questa squadra ha la possibilità di fare qualcosa di straordinario. Purtroppo perché ci sarà da combattere.
È stato anche detto che essere eliminati stasera non rappresenterebbe un fallimento. Ma poi cos’è realmente un fallimento? Probabilmente una ricetta esatta non esiste, anche se qualche ingrediente si potrebbe provare a indovinare. Prendete qualche milione di persone che sognano, mescolateli per più di due decenni, regalategli sette scudetti in fila e il giocatore più forte e vincente del pianeta. Ora buttateli tutti fuori agli ottavi di finale. Non so se il risultato si possa classificare come fallimento, ma certo non come trionfo.
Ma non è più il momento dei giudizi, delle analisi tecniche e delle probabili formazioni. È il momento di fare la storia, di riprendere la corsa verso un sogno e di tappare parecchie bocche. Cosa volete che sia per chi si chiama Juventus?
Stasera essere simili a degli eroi potrebbe non bastare, bisognerà esserlo per davvero. Perché no, ancora non ci basta. Non ci basta mai.
Di Luca Morucci