Juve, assemblea degli azionisti: le parole del presidente Ferrero

Assemblea Azionisti, Ferrero: “Chiusi tutti i procedimenti verso la Juve”

Gianluca Ferrero
Le parole del presidente della Juve Ferrero nel corso dell'Assemblea degli Azionisti di giovedì 23 novembre 2023

Ha avuto inizio a Torino l’assemblea degli azionisti della Juve del 23 novembre 2023. A aprire le danze il presidente bianconero Ferrero: “Assumo la presidenza dell’Assemblea ai sensi dell’articolo 12. L’assemblea si svolge in un’unica convocazione, avremo una parte ordinaria che riguarda il bilancio e una parte straordinaria che riguarda l’aumento di capitale. Per la parte ordinaria abbiamo al primo punto l’approvazione del bilancio al 30 giugno 2023 – ha continuato -. Al punto due la relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti. Al terzo punto integrazione del collegio sindacale. Abbiamo poi la parte straordinaria che prevede la riduzione del capitale sociale sino al limite legale per perdite e aumento del capitale sociale, a pagamento, da effettuarsi entro il 31 dicembre 2024 per un totale complessivo di 200 milioni di euro e al punto due proposta di raggruppamento azionario“.

Il presidente ha poi aggiunto: “Nel 2022/23 abbiamo avuto procedimenti sportivi che ci hanno visti impegnati sulle così dette plusvalenze incrociate e manovra stipendi. Il primo si è concluso il 23 maggio 2023, con una penalizzazione di 10 punti in classifica alla squadra già scontati nel precedente campionato. Il secondo procedimento è stato chiuso con l’applicazione di una sanzione pecuniaria da 700mila euro, una sorta di patteggiamento. Terminano qui i procedimenti intentati dalla Procura federale alla Juventus. Poi abbiamo avuto, per le medesime ragioni, procedimenti sportivi che si basavano sul concetto di assenza di lealtà, correttezza, a livello di Uefa. I motivi sono le plusvalenze incrociate, la manovra stipendi, con il procedimento chiuso a luglio 2023 con la Juve esclusa dalla coppa a cui doveva partecipare a livello Uefa”.

Da pagare inoltre un contributo economico di 10 milioni in tre tranches. Questo chiude il procedimento a livello Uefa. Con questi due italiani prima, e questo europeo, i procedimenti nei confronti della Juve sono stati chiusi. Poi esiste un processo penale pendente, ossia l’indagine da cui sono scaturite tutte, la Corte penale ha dichiarato incompetente la sede di Torino e spostato a Roma – ha continuato -. Al momento non abbiamo alcun aggiornamento su questo. Poi abbiamo due procedimenti Consob: ha chiesto alla Juventus di pubblicare i cosiddetti pro-forma, di come sarebbero stati i bilanci sulla base delle indicazioni fornite dalla Consob, che non condivide le opinioni della società. Ci ha chiesto di far vedere al pubblico, agli azionisti, quali sarebbero stati gli effetti”.

“I pro-forma che riguardano i bilanci precedenti sono stati pubblicati e abbiamo fatto dei comunicati stampa, abbiamo ripreso questi pro-forma, dando massima informativa agli azionisti, al mercato, a tutto quanto, sugli effetti se avessimo seguito le loro indicazioni. Sempre tre aspetti: le plusvalenze, la manovra stipendi, e le recompre sui giocatori venduti. Abbiamo sempre sostenuto diverse opinioni sull’applicazioni di questi principi. Sul bilancio che noi oggi andiamo ad approvare, l’impatto che non deriva dal passato ma nell’anno del bilancio è minimo. L’operazione Dragusin-Cambiaso porta ad una plusvalenze di 2.5 milioni di euro. A fronte di quella che è stata una doppia compravendita a cui la Juve ha dato una contropartita da 3.5 milioni. Il resto sono cose avvenute nel passato ma si trascinano nel futuro e prima che si esauriscano gli effetti di ciò ci vorranno un paio d’anni”, ha concluso.

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