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La prima stagione di Arthur in bianconero non è stata delle migliori, rivelatosi un giocatore mai decisivo in mezzo al campo, in nessuna fase di gioco. A dimostrarlo i numeri: 22 presenze in Serie A con la maglia della Juve e soltanto 1 gol, 0 assist. Se tutto questo non dovesse bastare, ora il centrocampista brasiliano è stato anche costretto a operarsi, un intervento alla gamba che lo terrà fuori per parecchio tempo (recupero previsto per la metà di ottobre), facendogli saltare tutta la preparazione estiva e le prime partite di campionato. I tifosi bianconeri non hanno visto di buon occhio questa operazione, accusando il classe 1996 di aver aspettato troppo a lungo.
A smontare questo tipo di affermazione ci ha pensato il Dott. Tenconi, ex medico della Juve, sulle pagine di Tuttosport: “Quando c’è una contusione muscolare si forma un po’ di ematoma. Nel 99 per cento dei casi l’ematoma si riassorbe, in qualche caso invece questo non succede completamente oppure si verificano delle complicazioni. Le complicazioni più frequenti sono la formazione di una ciste, di una calcificazione oppure di una trasformazione in osso: una miosite. Nel caso di Arthur, appunto, si è formata una calcificazione in un posto un po’ atipico: la membrana tra il perone e la tibia. Ecco perché il giocatore ha iniziato ad avvertire dolore. Il problema sostanziale, in questi casi, è proprio questo: il dolore. Se un atleta non ne sentisse potrebbe anche giocare, perché la calcificazione non rappresenta una complicanza”.
Arthur avrebbe quindi seguito le normali procedure, sperando di non dover operarsi. Purtroppo però alla fine il dolore ha costretto il centrocampista della Juventus ad eseguire l’intervento. Ed ora? Il classe 1996 ha deluso nella sua prima stagione e negli schemi tattici di Allegri, che cerca fisicità e intensità in mezzo al campo, il suo ruolo è in dubbio. Se dovesse arrivare un’offerta adeguata, la Juve potrebbe pensare di accettarla. Al momento però nessuna squadra sembra interessata.