Juve, la parabola di Arthur: prima il possibile addio, oggi titolare

Juve, la parabola di Arthur: prima il possibile addio, oggi titolare

La crescita di Arthur negli ultimi mesi è stata incredibile, tanto da diventare una pedina importante all'interno della Juve di Allegri

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I giudizi nel mondo del calcio cambiano spesso, molte volte passando da un estremo all’altro. Un attaccante, ad esempio, quando segna è un fenomeno ma se per una partita rimane a secco diventa di colpo un problema. Deve saperlo bene Arthur Melo, passato nel giro di qualche mese dall’essere con le valigie in mano a pedina fondamentale nello scacchiere tattico bianconero. Questa sera contro l’Hellas Verona il centrocampista brasiliano si prepara ad essere titolare, ma fino a poco tempo fa il suo nome era in cima alla lista dei possibile partenti.

Non a caso a dicembre il suo agente aveva rivelato: Arthur non sta trovando molto spazio. Vediamo a gennaio, cercheremo la migliore soluzione tenendo in considerazione che c’è anche il Mondiale”. Poi la svolta. Da metà dicembre in poi il classe 1996 è sceso in campo sempre più spesso, dimostrandosi una risorsa importantissima per la Juventus. Arthur è infatti un centrocampista con delle caratteristiche uniche all’interno del centrocampo bianconero. Dopo l’addio di Bentancur e Ramsey, sono cinque i centrocampisti che si sfidano per le tre maglie da titolare: Locatelli, Zakaria, Arthur, McKennie e Rabiot. Tutti e cinque possono tranquillamente essere titolari, in grado di dare un apporto diverso alla causa bianconera.

Locatelli e Zakaria sono i perni della mediana, i giocatori in grado di dare quantità e qualità alla squadra. I due sono stati acquistati nel corso delle ultime due sessioni di mercato per essere titolari e difficilmente qualcuno riuscirà a rubare loro il posto, anche se il turnover esiste per tutti. Nell’11 ideale, quindi, Arthur, McKennie e Rabiot si giocano l’ultima maglia da titolare. Se McKennie e Rabiot sono centrocampisti duttili, in grado di giocare anche sull’esterno, Arthur è invece l’unico giocatore tecnico, in grado di aumentare la qualità della manovra bianconera. Proprio per questo il brasiliano sta trovando sempre più spazio. Questa sera riuscirà a convincere?

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