È stata una stagione particolarmente difficile in casa Juve, segnata da processi, penalizzazioni e risultati non all’altezza. Nonostante tutto Massimiliano Allegri sembra sicuro di rimanere al comando della squadra, anche se molte voci vorrebbero un cambio in panchina. Tra i possibili nomi citati per sostituirlo c’era anche quello di Luciano Spalletti, fresco vincitore dello scudetto e in uscita dal Napoli.
Il presidente azzurro Aurelio De Laurentiis parlando del futuro del tecnico aveva detto: “Spalletti va via? Lui è un uomo libero. Quando qualcuno viene da te e ti dice che in fondo ha fatto il massimo e si è concluso un ciclo della vita… Lui mi ha detto che preferirebbe avere un anno sabbatico. Tu che fai, ti opponi? Lui mi ha dato, io lo ringrazio. Adesso è giusto che continui a fare ciò che ama“.
A confermare quanto detto dal presidente del Napoli ci ha pensato lo stesso Spalletti, che a margine premio MLC Inside The Sport ha detto: “Ci sono tre regole: avere calciatori forti, una società che ti indichi calciatori forti e possa metterteli a disposizione, e Giuntoli è uno dei più bravi direttori che abbia mai avuto, e il cuore della città. Perché una storia così finisce? Certe volte per troppo amore ci si lascia. Sono stanco, ho bisogno di staccare un po’. Napoli merita molto di più che cose normali. Il primo anno non ci sono riuscito, e quindi inizi ogni volta a porti delle domande: sarò in grado di farcela? Quest’anno non sono in grado, per cui faccio un passo indietro. Nella cena con De Laurentiis dissi che sarei stato un anno fermo, che non avrei allenato il Napoli e nessun’altra squadra. Sono contento che l’abbia detto, era giusto lo dicesse la società. Mi mancherà un po’ tutto, e me ne renderò conto quando giocherà il Napoli“.