Intervistato da La Gazzetta dello Sport Paolo Pininfarina ha parlato della sua passione per la Juve: “È una passione che nasce dalla mia famiglia, il primo a portarmi allo stadio fu mio nonno materno Paolo. Insieme andammo a vedere il derby contro il Torino perso 4-0 appena una settimana dopo la scomparsa di Gigi Meroni nell’autunno del 1967. Un ricordo a cui sono legato? Il pareggio per 1-1 nel derby di aprile 1977 che consentì alla Juventus di vincere il suo scudetto numero 17 con il record di 51 punti mentre il Torino si fermò a 50. Era una Juve al 100% italiana”.
Sulla difficile stagione dei bianconeri ha aggiunto: “La Juventus è stata reattiva, considerando la penalizzazione a campionato in corso che, al di là di come sono andate a finire le cose, ritengo sportivamente scorretta. Fagioli mi ha sorpreso, Paredes mi ha deluso“. Una serie di problemi giudiziari nati sotto la dirigenza di Andrea Agnelli: “Penso che Andrea Agnelli sia stato un ottimo presidente fino al 2018. Poi, con l’uscita di un uomo importante per il club come Beppe Marotta, qualcosa si è rotto nell’equilibrio societario. Comunque le scelte degli ultimi mesi sono state fatte da Exor, quindi dalla famiglia Agnelli nel suo complesso”. Su Allegri ha poi aggiunto: “È un allenatore che mi piace, perché è riuscito a motivare il gruppo anche nei momenti più difficili”.
Pininfarina ha ora costruito un nuovo campo da padel all’Allianz Stadium di Torino: “Il nostro obiettivo era rivoluzionare gli ambienti per rigenerare l’esperienza di uso dello stadio“, ha concluso.