Al termine della partita contro il Maccabi Haifa, il presidente della Juve Andrea Agnelli ha detto: “Oggi è una serata difficile, ma in realtà è un periodo difficile. E’ il momento di assumerci le nostre responsabilità. Sono arrabbiato e provo vergogna. Il calcio è un gioco di squadra, si vince e si perde in 11″. Parole pesanti, a cui sono seguite quelle di Massimiliano Allegri: “Da domani fino al derby rimaniamo tutti in ritiro alla Continassa. Lo dobbiamo ai tifosi. E’ una questione di cuore e passione, così non mi piace. Non ho mai pensato alle dimissioni, bisogna uscirne insieme con coraggio”. Le parole di Agnelli e Allegri vanno in una sola direzione: fiducia all’allenatore e problemi di squadra. Ora la Juve andrà in ritiro proprio per ritrovare un gruppo che sembra ormai perso e allo sbaraglio.
Ma se da una parte è vero che si vince e si perde insieme, dall’altra ognuno deve prendersi le proprie responsabilità. L’Allegri bis fino a ora è stato un disastro su tutti i fronti. Ieri l’esempio più lampante, con la Juve in totale balia degli avversari e incapace di reagire. E i bianconeri giocavano contro il Maccabi Haifa che, con tutto il rispetto nei confronti della squadra israeliana, non è il PSG. L’allenatore italiano non riesce a dare una direzione precisa alla squadra, che corre in giro per il campo senza sapere bene che fare. Manca il gioco, mancano gli schemi, manca tutto. Una Juve impaurita e senza guida.
Al tempo stesso, però, i giocatori ci mettono del loro. Impossibile sbagliare così tanti palloni e andare così tanto nel panico. Nessun guizzo individuale, troppi errori grossolani e una mancanza totale di carisma. Sembra quasi come se una parte della squadra giocasse contro Allegri, perché è impossibile pensare di vedere una prestazione così brutta da calciatori di quel livello. L’unica nota positiva è che la società intende correre subito ai ripari per risollevare le sorti della Vecchia Signora con il calciomercato. Ecco le mosse di gennaio che ha in mente Agnelli <<<