L’alba del giorno dopo è sempre più dura. Dopo la sconfitta per 1-2 contro il Benfica, in casa Juve oggi tira una brutta, bruttissima aria. Era la partita da non sbagliare, la partita in cui i bianconeri avrebbero dovuto dimostrare il loro valore e portare a casa i tre punti. E la squadra di Allegri aveva anche cominciato bene, andando subito in vantaggio grazie al gol di Milik. Poi la catastrofe: prima il gol subito su calcio di rigore, poi il blackout e la disfatta.
Se da una parte i giocatori in campo non sono riusciti a rendersi pericolosi dalle parti del portiere avversario, dall’altra l’allenatore bianconero è stato completamente incapace di dare una svolta alla partita. Le sostituzioni e il cambio modulo non hanno aiutato la manovra, con il Benfica in controllo totale della gara per tutto il secondo tempo. Le voci attorno a un possibile addio di Max aumentano, anche se lui al termine della partita si è detto fiducioso: “Non mi sento a rischio, sono momenti che fanno parte del calcio”.
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Sarà, ma i risultati negativi cominciano a moltiplicarsi e Allegri ora dovrà cambiare qualcosa. L’alibi degli infortuni non può più bastare. Serve un svolta. Ma il tecnico rischia davvero di essere esonerato? La risposta più semplice è no, ma soprattutto da un punto di vista economico. Allegri ha infatti un contratto ricco e ancora molto lungo e la Juve non può permettersi di pagare un altro allenatore. A confermarlo, ridendo, è stato lo stesso Arrivabene prima della partita. Un tifoso dopo averlo fermato gli ha chiesto se avrebbero esonerato Allegri e l’amministratore delegato bianconero ha risposto scherzando: “Lo paghi tu poi quello nuovo?”. Una battuta sì, ma c’è aria di crisi.