Julio Sergio su Szczesny: "Ottimo portiere, difficile essere il dopo Buffon"

Julio Sergio su Szczesny: “Ottimo portiere, difficile essere il dopo Buffon”

Wojciech Szczesny
Julio Sergio, ex portiere, ha analizzato il ruolo dell'estremo difensore, con un cenno su Szczesny, numero uno della Juventus.

Julio Sergio, ex portiere della Roma, ha rilasciato delle dichiarazioni a IlBiancoNero.com, parlando della Juventus e del ruolo dell’estremo difensore. Ecco le sue parole su Szczesny e sull’evoluzione del numero 1: “Lui ha fatto una delle cose più difficili per un portiere, ovvero quella di entrare dopo l’addio di una leggenda del calcio come Buffon e non ci riescono tutti. E’ un ottimo portiere e che da grande affidabilità. E’ il calcio in generale che è cambiato. Avere un portiere che ha anche la qualità di giocare con i piedi è importante. Dipende anche da come vuole giocare l’allenatore, ci sono quelli che riescono ad apprendere più velocemente e quelli che invece hanno bisogno di più tempo. Cruyff ha cambiato il calcio, Guardiola ha cambiato il calcio e se riesci a portare un’idea che in quel momento è vincente allora passi alla storia.”

Sull’errore di Radu nella partita tra Bologna e Inter: “Noi portieri non possiamo mai sbagliare. Lui deve solo essere tranquillo e riprovarci subito, alla fine tutti sbagliano se giocano e avere la testa giusta è la cosa fondamentale per un portiere. Siamo fortunati perché possiamo prendere la palla con le mani, ma non penso che se sbaglia un attaccante sia meno grave dell’errore di un portiere. Non possiamo giudicare un calciatore per un solo errore, un conto è che sbaglia con continuità e un conto è che accade raramente.”

Sul calciatore più forte affrontato in carriera: “Sicuramente Del Piero. Soprattutto per il suo modo di calciare era quello che temevo di più. Ho avuto però la fortuna di sfidare tanti campioni come: Ibra, Pirlo o Cristiano Ronaldo. Ma ho avuto anche il piacere di giocare con altrettanti fenomeni tipo: Totti, De Rossi o Menez che, era uno che non è riuscito ad esprimere tutto il suo valore ma era davvero devastante.”

 

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