Intervistato da La Gazzetta dello Sport Jugovic ha detto: “Juve-Inter è un classico del calcio italiano, mi aspetto una partita equilibrata. Sicuramente sarà più importante per la squadra di Allegri. Questione di consapevolezza ancora prima che punti. Quando sei alla Juve hai sempre l’obbligo di lottare per lo scudetto. E all’Inter è la stessa cosa. Allegri è molto bravo a organizzare le proprie squadre e in modo particolare la fase difensiva. Con questo tipo di gioco ha vinto tanto in Italia, non lo scopriamo certo oggi. In Europa, dove serve un po’ più di coraggio, ha comunque sfiorato due volte la Champions”.
Sulla difesa bianconera: “Non subire gol è importante. Moltissimo, trasmette grande sicurezza alla squadra. Quando al contrario subisci molte reti, è difficile che l’attacco possa compensare”. Sulla crisi di gol di Vlahovic: “Preoccupati in Serbia? Non più di tanto, abbiamo Mitrovic che sta battendo ogni tipo di record a livello di gol. Se Vlahovic non segna, è più un problema per la Juve. Ma non credo lo sia nemmeno per i bianconeri: magari Dusan si sblocca già sabato contro il Cagliari. Non segna neanche Chiesa, però la Juve è comunque seconda… I gol arriveranno: li ha nel sangue. Io ho giocato con suo papà e in Federico rivedo Enrico”.
Chiosa finale su Giuntoli: “Un dirigente non fa la differenza soltanto con gli acquisti, ma da quando c’è lui si avverte una logica diversa. E si vede che è un uomo che trasmette sicurezza all’allenatore, alla squadra e all’ambiente. Un po’ come Marotta, uno che ha tenuto in alto la Samp per anni, poi ha vinto con la Juve e si sta ripetendo all’Inter. Phillips? Sarebbe un ottimo rinforzo, è un nazionale inglese“.