Jacobelli: "Pogba più lontano dalla Juve. Bonucci aveva un ruolo importante"

Jacobelli: “Pogba più lontano dalla Juve. Bonucci aveva un ruolo importante”

Paul Labile Pogba
Dal caso Pogba alle vicende legate alla fine della storia d'amore tra la Juventus e Leonardo Bonucci: ecco l'intervento di Jacobelli

Durante l’appuntamento odierno con L’Editoriale è intervenuto a TMW Radio Xavier Jacobelli. Ecco le sue dichiarazioni dalla vittoria della Nazionale al caos Pogba e alla vicenda Bonucci. Sull’applauso del Meazza durante l’inno dell’Ucraina: “È stato un attestato di solidarietà nei confronti di un popolo che dal Febbraio 2022 subisce un’aggressione orrenda. Il pubblico di San Siro ha dato una testimonianza di grande unità”.

Sulla prima vittoria di Spalletti: “Le grandi squadre sono quelle in grado di ritrovarsi nei momenti più difficili e decisivi, come la gara di ieri. Nella prima mezz’ora ho visto una squadra con dei tratti del Napoli spallettiano. La prestazione è stata totalmente diversa rispetto a quella di Skopje, perché lo spirito di gioco e anche la capacità di soffrire sono stati di altro stampo. È un successo che vale oro. La qualità è certamente migliorata e ha pesato la freschezza di alcuni giocatori, come Frattesi e Zaniolo, che ha disputato la sua migliore prestazione in Azzurro; mi è piaciuta anche la sua personalità nelle dichiarazioni post partita. L’esperienza in Premier League potrà fargli bene. In tutto questo non sta però né in cielo né in terra che si fischi un proprio giocatore a quel modo. Un conto sono le critiche, un conto è fischiare in casa il Capitano. Spalletti ha fatto la cosa giusta riconfermando Donnarumma, puntando su di una scommessa rischiosa, perché non era scontato che il giocatore rispondesse bene. Bello anche il gesto di Vicario, che ha dimostrato di essere una grande persona oltre che un grande portiere”. E su Raspadori messo al centro dell’attacco: Innanzitutto Immobile non dev’essere messo in discussione. Ieri però la mossa di Raspadori si è rivelata vincente, confermando la sua duttilità tattica e la sua intelligenza. Anche questa è una soluzione alternativa da utilizzare a seconda delle caratteristiche dell’avversario”.

Su Pogba: Spero di sbagliarmi ma temo che le strade di Pogba e di Juventus si stiano separando sempre di più. Il club comunque in questa situazione non c’entra nulla e non rischia nulla. Per il giocatore invece potrebbero oscillare dai due ai quattro anni di squalifica. La domanda vera domanda da porsi è perché la Juventus abbia deciso di riportare in casa il calciatore dopo anni di infortuni al Manchester United. La vicenda familiare sicuramente ha pesato sul tutto, ma comunque mi rifiuto di pensare che un calciatore di questo livello possa fare scientemente una scelta del genere”. Su Bonucci infine: “Mi dispiace che siano volati gli stracci a questo modo tra la Juventus e Bonucci, soprattutto considerando che il nome del calciatore rappresenti un ruolo importante nella storia del club. Credo si potesse trovare un modo meno brusco nel comunicare a Bonucci che non avrebbe fatto parte del progetto. A quel punto si è poi venuta a scatenarsi una reazione a catena”.

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