Moggi: "Nel 2006 Calciopoli ha distrutto la Juve e il calcio italiano"

Moggi: “Nel 2006 Calciopoli ha distrutto la Juve e il calcio italiano”

Luciano Moggi
[fncvideo id=690817 autoplay=true] Con il gol di Trajkowski di ieri sera sono terminate le speranze dell’Italia di partecipare ai Mondiali in Qatar 2022. Intervistato da Adnkronos, Luciano Moggi ha parlato della disfatta azzurra: “La crisi del calcio italiano ha inizio con Calciopoli nel 2006. E’ stata distrutta la Juventus, da sempre guida del calcio italiano e

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Con il gol di Trajkowski di ieri sera sono terminate le speranze dell’Italia di partecipare ai Mondiali in Qatar 2022. Intervistato da Adnkronos, Luciano Moggi ha parlato della disfatta azzurra: La crisi del calcio italiano ha inizio con Calciopoli nel 2006. E’ stata distrutta la Juventus, da sempre guida del calcio italiano e della Nazionale in particolare, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Siamo passati da un mondiale vinto, a due mondiali dove siamo usciti al primo turno e a due dove non ci siamo nemmeno qualificati. Fino al 2006 il calcio e la nazionale italiana era un modello vincente con tanti bianconeri in campo come dimostra la finale della Coppa del Mondo 2006 a Berlino in cui 5 azzurri e 4 ‘Bleus’ erano della Juventus. In Italia purtroppo siamo fatti così: quando una cosa funziona la vogliamo distruggere e ora ne paghiamo le conseguenze”

“Le cause della sconfitta di ieri sera sono dovute alla stanchezza dei giocatori e all’aver sottovalutato l’avversario con troppa presunzione – ha continuato l’ex presidente della Juve. I giocatori dopo aver vinto l’Europeo non sono più scesi in campo con il furore agonistico che avevano messo in campo la scorsa estate. Pensavano di essere forti ma la presunzione nel calcio è pericolosa e lo abbiamo visto ieri sera”.

Ma la colpa è dell’allenatore? Mancini ha fatto un ottimo lavoro con il materiale che ha a disposizione, ha avuto il coraggio di lanciare dei giocatori mai scesi in campo in Serie A. Ha vinto un Europeo e a mio avviso non ha colpe nella mancata qualificazione al mondiale. Il problema di Mancini è che è stato lasciato solo. L’unico errore che imputo al presidente Figc Gravina è di non aver difeso il ct. Mi auguro che Mancini resti alla guida della Nazionale perché è la persona più adatta”, ha concluso.

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