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Oggi non si parla d’altro che della clamorosa eliminazione dell’Italia contro la Macedonia del Nord, risultato maturato dopo una partita a senso unico dominata dagli azzurri, che, al 92′ sono stati poi beffati dal gol di Trajkovski, rete che ha permesso ai macedoni di ottenere il pass della finale contro il Portogallo. Sembra un’era geologica fa quando a luglio i ragazzi di Mancini battevano Belgio, Spagna, Inghilterra, anche dominando alcune partite. In questi otto mesi sicuramente qualcosa è cambiato, ma come ha detto il Mancio la fortuna che ci ha dato una mano a Euro 2020, negli ultimi tempi ci ha voltato le spalle inesorabilmente.
Basti soltanto pensare al primo match post Europeo, Italia-Bulgaria, partita dominata dai padroni di casa, 27 tiri a 4, con quasi l’80% del possesso palla, risultato finale 1-1. Pochi giorni dopo la sfida con la Svizzera a Berna, almeno cinque occasione nitide per vincere, compreso il rigore sbagliato da Jorginho, ma un deludente 0-0, che ha soltanto procrastinato le sorti del girone. A novembre la partita decisiva a Roma, sempre contro gli elvetici, una gara meno buona rispetto alle altre, ma comunque giocata bene, soprattutto nella ripresa, con un altro penalty sbagliato dall’italo-brasiliano, questa volta nei minuti finale della gara, una rete che avrebbe fatto staccare il pass per Qatar 2022 senza altri patemi d’animo.
Poi l’incontro con l’Irlanda del Nord, match ostico e complesso, che ci ha condannato a disputare i playoff, con i relativi sorteggi che non facevano presagire nulla di buono, visto che l’eventuale finale sarebbe stata da disputare contro il Portogallo, ovvero la squadra più difficile da affrontare negli spareggi. E si arriva a ieri sera, 32 tiri a 4, 16 calci d’angolo a 0, sono solo numeri, che fanno però capire la beffa della partita in sé, aldilà del percorso post Euro 2020. Un match, quello di ieri sera, che rappresenta quasi il culmine del ribaltamento dei valori, un paradosso, ma in fin dei conti è soltanto la realtà.