Gianluca Rocchi non fermerà né Daniele Chiffi, né Paolo Mazzoleni dopo la decisione di convalidare il gol della Juventus a San Siro. L’oggetto di valutazione della squadra arbitrale sono stati i presunti tocchi con il braccio di Vlahovic e Rabiot prima del sinistro vincente di Filip Kostic. Secondo il parere del designatore l’operato arbitrale è stato all’altezza. I tocchi possono essere considerati non punibili poiché manca la certezza di una postura corporea finalizzata a controllare il pallone volontariamente.
Il lungo check del Var, durato quasi 5 minuti, evidenzia la complessità dell’episodio secondo Rocchi. Ecco perché quest’ultimo non ha gradito l’atteggiamento di Inzaghi che ha parlato di ‘mancanza di rispetto’ nei confronti della propria squadra. L’AIA ha sottolineato anche un punto fondamentale: non basta l’impatto in sé per sanzionare Vlahovic o Rabiot. Il requisito in questione risulta sufficiente solo per l’immediatezza del gol, come nel caso del gol di Rabiot contro la Sampdoria. Lì le polemiche potrebbero essere maggiori rispetto a quelle di San Siro.
Potrebbe esserci anche una novità per quanto riguarda la modifica di un punto del protocollo del Var relativo alla ripetizione dei calci di rigore. Preso come caso di riferimento il rigore di Ibrahimovic contro l’Udinese, fatto ripetere dopo l’ingresso anticipato di Beto nell’area rossonera. Quest’ultima, però, è avvenuta nei pressi della bandierina del calcio d’angolo e risulta slegata dal calcio di rigore, tanto che può essere considerata una questione di ‘spirito di gioco‘. A riportarlo è Tuttosport.