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In questi giorni l’attualità calcistica, oltre al calciomercato, riguarda la Nazionale, impegnata nelle gare di UEFA Nations League. Oggi degli Azzurri di Roberto Mancini ha parlato anche Stefano Impallomeni, intervenuto ai microfoni di TMW Radio, durante Maracanà. Ecco le sue parole: “Quella di Gnonto è una bella storia, è entrato molto bene. La Nazionale ha reagito. E’ una squadra comunque che non ha un futuro, almeno quella vista sabato. Tranne Pellegrini, migliore in campo, Cristante e pochi altri, questi non li rivedremo insieme. Mancini vuole ricreare, ne ha cambiati dieci, ma era un esperimento. Non credo che sarà questa la Nazionale del futuro. Non dobbiamo esaltarci. Il lavoro è molto lungo e credo che quella vista non sia la Nazionale che vuole Mancini. Io a Bologna non ho visto niente di che, ho visto una brutta squadra. Un grande plauso ai ragazzi che c’hanno messo anima rispetto all’Argentina. Ma non commettiamo l’errore di esaltarli o che tutti quelli visti con l’Argentina vanno buttati a mare“.
Gnonto, dopo l’esordio, è stato subito esaltato: “Le valutazioni si possono anche sbagliare. Non è facile valutare i giovani, Mancini ha voluto mandare un messaggio chiaro. E’ una bella favola, ma non esageriamo su questo ragazzo. All’inizio ho condiviso la ricerca dei talenti, ma adesso viviamo un momento di stanca e di ricerca di che cosa? Comprendo gli esperimenti a giugno, ma bisogna fare anche risultati. Non so se questa Nazionale batterà l’Ungheria, ma rischi la retrocessione in B“.
Il giornalista ed ex giocatore ricorda dei nomi da cui si deve ripartire: “Gente come Chiesa, Berardi, Immobile, Barella, non ce la possiamo dimenticare. Per me non è finito un ciclo. Certi giocatori stanno fuori se sono fuori forma, altrimenti giocano. Non esageriamo con questo valzer degli esordi. Una volta per esordire con la Nazionale dovevi passare le pene dell’inferno. I tempi sono cambiati, ma questa è schizofrenia. Se poi è una cosa calibrata ok, spero di sbagliarmi“.