Impallomeni: "Calendario alla mano può ancora farcela, anche se è difficile" - JuveNews.eu

Impallomeni: “Calendario alla mano può ancora farcela, anche se è difficile”

L'ex giocatore ha parlato

[fncvideo id=679923 autoplay=true] Stefano Impallomeni, ex giocatore, ha parlato ai microfoni di TMW Radio di vari temi, tra cui la lotta scudetto in cui ora è coinvolta anche la Juventus. Le sue parole: “Pensiero speciale? A Eriksen, che è tornato a giocare. E’ stato emozionante rivederlo in campo, ricordiamo tutti il dramma che ha vissuto. E’ stata una bella notizia. Il gol di Fabian Ruiz può essere la svolta per il Napoli? L’esperienza può fare la differenza ma mi concentro soprattutto sui giocatori. Spalletti è fortunato, ma dopo il pareggio subìto il Napoli stava lì. Spalletti ha messo Elmas al posto di Zielinski ed è stato determinante. Hysaj è in difficoltà in casa Lazio, va recuperato. Ho visto un’ottima Lazio e recuperarlo è fondamentale.

Se vince il Napoli lo scontro con il Milan può dare una bella botta al campionato, ma ha un calendario difficile, non così scontato. Ecco perché la Juventus rimane in lotta per lo Scudetto. Se fa il filotto, sarà là. Tutto può tornare in discussione. Come vedo la Juve? Sono d’accordo che non è spettacolare, ma nonostante tutto è lì. E’ un campionato talmente basso di livello che tutte si assomigliano e qualcuno ha preso un vantaggio. Se si fosse svegliata prima, la Juve sarebbe lì.

E non è comunque troppo lontana. Non pensavo che la Juve potesse rientrare fino a qualche settimana fa. Ma calendario alla mano può ancora farcela, anche se è difficile. E occhio, perché i duelli li conosce bene. Milan la più penalizzata dagli arbitri? Basti guardare l’esultanza del giocatore che ha segnato. I campionati si vincono pure 1-0, ma quello che è stato fatto stavolta è qualcosa di vergognoso. Il Var ha rotto le scatole, solo in Italia succedono certe cose. E’ uno strumento divisivo, specialmente tra la classe arbitrale. Serve la divisione dei ruoli. E poi si spezzetta troppo il gioco, ci sono troppe pause“.

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