[fncvideo id=679923 autoplay=true] Secondo quanto riportato da Sport.es, ieri il Parlamento Europeo ha votato una relazione sul modello sportivo che l’Unione dovrebbe adottare nei prossimi anni ed ha bocciato anche il progetto Superlega : “Il modello europeo di sport riconosce la necessità di integrare i principi di solidarietà, sostenibilità, inclusione, competizione aperta, merito sportivo ed equità e di conseguenza si oppone con forza alle competizioni che ledono tali principi. La Super League europea è stata un chiaro esempio di questo tipo di azione, che per il momento, e fortunatamente, è fallita a causa di forti opposizione alla sua realizzazione.
Inoltre, tutte le istituzioni e le parti interessate devono essere disponibili a riconoscere e proteggere ciò che rende lo sport europeo così divertente, popolare e di successo, pur mantenendo le sue funzioni sociali. Queste caratteristiche includono il merito sportivo, l’apertura alla competizione, l’equilibrio competitivo e la solidarietà“. L’ex calciatore polacco ,Tomasz Frankowski,è stato incaricato di mostrare le linee guida del documento speciale, che nel punto 13 spiegherebbe testualmente questi obblighi: “Il modello europeo di sport riconosce la necessità di integrare i principi di solidarietà, sostenibilità, inclusione, competizione aperta, merito sportivo ed equità e di conseguenza si oppone con forza alle competizioni che ledono tali principi“.
Anche due giorni fa il vicepresidente della Commissione europea, Margaritis Schinas, ha ribadito il concetto sulla bocciatura della Superlega: “Quando avevo 14 anni ho avuto la possibilità di andare a vedere la mia squadra preferita, l’Aris Salonicco, a giocare contro il Saint-Etienne e due anni dopo contro il Manchester City, e ancora con l’Atletico Madrid. Questo perché siamo cresciuti in un modello in cui ognuno ha una possibilità in un sistema aperto e meritocratico che fornisce opportunità per tutti. Questo è il modello al quale i nostri figli e nipoti si devono appoggiare, per aspirare alle stesse esperienze e gli stessi valori“.