TORINO- Archiviato il pareggio contro l’Inter di martedì sera, che ha garantito l’accesso alla seconda finale di Coppa Italia consecutiva, la Juventus è pronta a rituffarsi sul campionato. I ragazzi di Andrea Pirlo, nel tardo pomeriggio di domani, saranno ospiti del Napoli al “Diego Armando Maradona” nella gara valida per la terza giornata di ritorno di quest’annata di Serie A. Diversi indisponibili in casa bianconera per vari acciacchi: Arthur non verrà sicuramente convocato, Bonucci dovrebbe partire dalla panchina, mentre Dybala e Ramsey sono ancora incerti e sperano di rientrare almeno per la gara contro il Porto di settimana prossima. Chi sarà invece sicuramente della partita è Juan Cuadrado.
Una pedina fondamentale
Rientrato lo scorso 20 gennaio in occasione della finale di Supercoppa Italiana contro il Napoli, vinta con il risultato di 2-0, l’esterno colombiano è tornato da subito ad essere un tassello importante dell’undici titolare dei campioni d’Italia in carica. Il numero 16 si è immediatamente ripreso il proprio posto sulla fascia destra, risultando più volte decisivo con i suoi assist nelle ultime convincenti prestazioni della squadra bianconera. Anche domani contro il Napoli il ragazzo si candida ad una maglia da titolare nella linea difensiva a quattro composta, oltre che da lui, dai centrali De Ligt e Chiellini e da Danilo nella posizione di terzino sinistro (resiste però il ballottaggio con Alex Sandro).
Sulle orme di papà
In attesa di scendere nuovamente in campo, Cuadrado ha però il tempo di godersi un po’ la sua famiglia, formata dalla moglie Melissa Botero e dal piccolo Lucas, nato due anni fa. Nonostante la giovanissima età, il figlioletto del terzino juventino sembra avere le idee ben chiare: diventerà un calciatore come il papà. Nell’ultimo post sui social di Cuadrado, si può notare il bambino con indossa la divisa della Nazionale colombiana, un paio di scarpini e il pallone sotto al piede. Questo il messaggio del calciatore: “Ha proprio l’aspetto di un calciatore! Vediamo se Dio lo ha mandato con lo stesso dono del Papa. Mi piacerebbe che fosse un calciatore. Ma qualunque cosa dipenda dal dono che Dio ti ha fatto, ti sosterrò sempre, figlio mio”:
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