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Il borsino di Marzo : chi sale e chi scende nella rosa della Juventus

di Flavio Zane

In attesa di concludere il mese di Marzo con la sfida suggestiva alla Lazio del neo tecnico Igor Tudor, è possibile tirare il somme sul recente periodo della Juventus. I bianconeri guidati da mister Massimiliano Allegri, arrivano alla sosta primaverile della Nazionale sulla stessa falsa riga di febbraio. Questo almeno sul piano dei risultati. La Juve ha racimolato appena sei punti, frutto di una vittoria, tre pareggi e una sconfitta in cinque partite. Ma qualcosa di più si è visto a livello di qualità nel gioco. Sia contro il Napoli che contro l’Atalanta, la Juventus ha forse ottenuto meno di quanto mostrato sul campo. Nell’ultima contro il Genoa, due pali hanno trattenuto in gola la gioia per l’esultanza di una vittoria tanto agognata.

Il momento nero di Chiesa

Se nonostante delle buone prove, la Juventus non è riuscita a migliorare nei risultati, molto lo deva alla scarsa brillantezza di alcuni elementi della rosa. Su tutti, a preoccupare sarebbe la condizione di Federico Chiesa. L’attaccante bianconero, sebbene sembrerebbe aver messo alle spalle i ripetuti infortuni che lo affliggono da diverso tempo, non riuscirebbe a dare continuità al suo rendimento. Contro il Genoa, mister Allegri lo ha tolto dal campo molto prima del fischio finale di partita. Questo dopo che egli aveva fornito una partita tra le più opache da quando giunto alla Juve. A lungo le difficoltà del giocatore sono state attribuite agli equivoci tattici di un 3-5-2 a lui poco congeniale. Le prove altrettanto incolori con la Nazionale scagionerebbero però il presunto scarso feeling con Allegri. Oltre all’ex Fiorentina, anche altri giocatori non starebbero esaltando l’ambiente e il pubblico bianconero. Un esempio è quello di Filip Kostic, la cui titolarità è stata ampiamente messa in discussione dalle scelte dell’allenatore. Contro il Genoa, il croato è sceso in campo nuovamente dal 1′ minuto, mostrando qualche timido progresso rispetto alle prove passate. Nulla però rispetto a quanto fatto vedere nell’annata precedente. Infine, uno degli ultimi acquisti della Juventus, Timothy Weah, continuerebbe a non mettersi in evidenza. Almeno per il momento, le sue performance non giustificherebbero l’esborso economico della Juve per lui.

Vlahovic nel limbo bianconero

Se alcuni giocatori della Juventus continuerebbero in un trend non brillante, altri alternerebbero grandi prestazioni ad altre a tratti incomprensibili. Il caso più eclatante è quello di Dusan Vlahovic. A suon di gol, il giocatore ha ritrovato fiducia, oltre che la titolarità assoluta nella Juventus. Anche nel mese di marzo, le sue reti non sono mancate, alternate però da alcune pause. Nulla di anormale, sebbene queste vengano vissute dalla punta serba nel peggior modo possibile. Così come contro il Genoa, Vlahovic pare lasciarsi travolgere dall’emotività alle prime avversità. Indipendentemente che esse siano un pallone che non gonfia la rete o la squadra che fatica a supportarlo. L’espulsione nel finale dell’ultima partita, una reazione eclatante quanto ingiustificata, è l’esempio più lampante. In crescita nella Juventus va annoverato il contributo di Fabio Miretti e Samuel Iling-Junior. I due giocatori, per motivi differenti, starebbero sfruttando le occasioni quando chiamati in causa. Per garantirsi un posto importante in bianconero, essi sarebbero però chiamati a un ulteriore salto di qualità. Lo stesso che gli permetterebbe di allontanare le voci di calciomercato sul loro conto.

Mckennie certezza della Juventus

Chi nonostante i risultati è diventato in un modo o nell’altro un baluardo della Juventus del presente e non solo è certamente Weston Mckennie. Il centrocampista polifunzionale è oramai un giocatore imprescindibile per Allegri, non solo a suon di chilometri percorsi. Con i suoi assist per i compagni si starebbe guadagnando con merito una proposta di rinnovo che non dovrebbe tardare ad arrivare. Certezza della Juventus è anche Andrea Cambiaso, il terzino che meglio di tutti in bianconero riuscirebbe a interpretare la fase difensiva così come quella propositiva. Infine, indipendentemente da quello che accadrà a fine stagione, una garanzia rimane Wojciech Szczesny. Con le sue parate, ha tolto delle castagne dal fuoco che avrebbero potuto rendere ancora più preoccupante l’attuale momento della Juve.

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