La Juventus sta attraversando, come nello scorso inizio di stagione, un brutto periodo, che l’ha portata nuovamente lontana dalle zone nobili della classifica. I bianconeri si trovano a meno 10 dal primo posto, ed in Champions League sono con quasi tutti e due i piedi fuori dagli ottavi, viste le tre sconfitte su quattro partite patite nella competizione. Del momento della squadra e del suo futuro ha parlato l’ex giocatore dei bianconeri Hernanes, intervistato dai microfoni de La Gazzetta dello Sport.
“L’esperienza mi ha insegnato che nei momenti di crisi bisogna solo prendersi più responsabilità, dare di più in allenamento e stare attenti a cosa si fa anche fuori dal campo. Nel 2015 fu importante una riunione tra noi calciatori. Anche se non sempre certi confronti danno poi risultati. Alla Juve però funzionò. Ricominciammo a vincere e poi, con le qualità che avevamo, riuscimmo a dare continuità di partita in partita, sino ad arrivare in testa e vincere lo scudetto”.
“Non so se il derby può essere la scintilla, perché in realtà serve un processo più lento. Si va di vittoria in vittoria e la squadra prende sempre più consapevolezza nei propri mezzi. Il mio consiglio è di ragionare sempre sulla gara successiva. Poi va anche detto che il derby non è una partita come le altre e vincerlo ti dà carica. Io credo che a una squadra, per uscire da un momento difficile, servano due cose: qualità e serenità psicofisica. In questa Juve qualità c’è di sicuro, deve solo recuperare gli infortunati e calmare un po’ l’ambiente per lavorare meglio”.
“Il mister ha già dimostrato in passato di essere un grande allenatore, non deve provare nulla a nessuno. Mi è piaciuta molto la risposta che ha dato quando gli è stato chiesto se voleva mollare: “E’ quando tutto diventa più difficile che si vede la capacità di un tecnico”. Ha ragione”.
