Chissà che Juventus sarebbe stata con Haaland centravanti e Kvarathskelia al suo fianco. Ci sono degli Sliding Doors che nella vita che sanno portarti fuori strada, anche quando sei a un passo dall’obiettivo. Erling e Kvara con la maglia bianconera, era tutto fatto per un doppio passaggio in maglia bianconera soltanto sfiorato. La storia ha poi detto altro: il norvegese è in forza al Manchester City, dove sta riscrivendo i record della Premier League, l’altro sta facendo sognare Napoli con la conquista del terzo scudetto nella storia dei partenopei. A svelare il clamoroso retroscena ci ha pensato il procuratore Vincenzo Morabito, in un’intervista concessa a Tuttosport.
Partiamo da Haaland: ancora 17enne, è stato vicinissimo a vestire la maglia della Juve. Il papà aveva anche visitato il centro sportivo di Vinovo, fu la dirigenza a virare su altri obiettivi. Perché? Lo spiega bene Morabito, intermediario nella trattativa tra i bianconeri e il Molde, all’epoca proprietaria del cartellino del norvegese, dove il ragazzo si è formato calcisticamente. “Cherubini andò in Norvegia diverse volte. E Haaland e il padre, nel dicembre 2017, furono ospitati a Torino qualche giorno per visitare il centro sportivo di Vinovo e assistere al derby d’Italia contro l’Inter. La famiglia e il ragazzo rimasero molto impressionati al punto che in pochissimo tempo arrivò l’ok per provare a intavolare una trattativa con il Molde”.
“I dirigenti del Molde, seppur la Juventus in quel momento fosse l’unico top club ad aver fiutato il talento di Haaland, spararono una richiesta incredibile per un 17enne: 10 milioni di euro. Però, visto che Haaland gradiva la destinazione bianconera, si dimostrarono disponibili a valutare una proposta più articolata. Cioè 2,5 milioni subito, comunque una cifra notevole per un giovane che giocava in Norvegia, e il 50% sulla futura rivendita” – prosegue Morabito.
“Ci trovammo all’hotel Westin Palace di Milano. Quando la società venditrice si muove, di solito è un buon segno. Tutti, anche Paratici e Marotta, erano straconvinti dal punto di vista tecnico. I dubbi erano economici, perché con il senno del poi è facile dire che 2,5 milioni sono pochi. Ma investirli su un minorenne non è semplice. Purtroppo, una settimana dopo l’incontro, la trattativa con il Molde si fermò perché la proprietà juventina ritenne fuori dai parametri del club un investimento da 2,5 milioni per un ragazzo del vivaio”.
Discorso simile per quanto riguarda Kvicha Kvaratshkelia, promesso ad Andrea Pirlo da Paratici. L’ex ds bianconero aveva anche anticipato la concorrenza del Bayern Monaco ma poi un cambio societario nella Primavera bianconera frenò il tutto. Il georgiano scivolò in basso nelle gerarchie e decise di tornare in patria con la Dinamo Batumi, prima di approdare al Napoli. Kvara e Haaland continuano a stupire, lontano da Torino, per due affari sfumati che avrebbero cambiato il futuro della Vecchia Signora. Detto questo, attenzione al mercato bianconero. Ora la Juve valuta un nuovo colpo da urlo: “70 milioni per…” <<<
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