Gyasi e la maglia di Ronaldo: "Incredibile che si sia ricordato di me. Grande giocatore e grande uomo" - JuveNews.eu

Gyasi e la maglia di Ronaldo: “Incredibile che si sia ricordato di me. Grande giocatore e grande uomo”

Le parole del calciatore dello Spezia a cui il portoghese ha regalato la sua maglia

[fncvideo id=660286 autoplay=true]

La Juventus è attesa oggi dal derby del Torino, prima partita che in una settimana vedrà i bianconeri affrontare in rapida successione i granata, il Napoli e il Genoa. Della partita di oggi non saranno sicuramente Dybala, McKennie e Arthur, puniti per le cena di mercoledì. A guidare l’attacco bianconero ci sarà ancora una volta Cristiano Ronaldo insieme ad Alvaro Morata, con il portoghese che ha voglia di gol e di riscatto.

Del numero 7 della Juventus ha parlato il calciatore ghanese dello Spezia Emmanuel Gyasi, raccontando ai microfoni di Joysport un aneddoto che lo ha visto protagonista con il portoghese: il giocatore nel match di andata aveva parlato con Ronaldo, non riuscendo però a portarsi a casa la maglia, ed è nella partita di ritorno che è successa la magia: “Per me è lui è un mito, ho sempre sognato di giocare sullo stesso campo con lui. Ma non avrei mai immaginato che sarebbe accaduto così presto. Ricordo che nella partita di andata sono andato da lui e ci ho parlato, ma purtroppo non poteva darmi la maglia. Nella partita di ritorno è venuto da me e mi ha detto ‘Gyasi, come stai?’. Una cosa scioccante, uno come Cristiano Ronaldo che si ricorda di me. Era passato molto tempo dalla partita di andata, pensavo si fosse anche dimenticato che mi aveva promesso la maglia, non potevo crederci. Quando mi si è avvicinato, mi ha abbracciato e mi ha chiesto come stavo mi ha reso molto felice”.

“Durante la partita era nervoso, perchè abbiamo giocato bene. E lui sullo 0-0 ha colpito la traversa. L’ho visto correre dentro tunnel dopo la fine del primo tempo quindi ho pensato che anche stavolta non avrei avuto la maglia. E invece mi stava aspettando nel mio spogliatoio, una cosa da non credere. E anche a fine match ci siamo incontrati e abbiamo fatto due chiacchiere. È un grande giocatore e un grande uomo”.

x