Il Gremio retrocede, futuro in bilico per Douglas Costa - JuveNews.eu

Il Gremio retrocede, futuro in bilico per Douglas Costa

Douglas Costa
L'ex calciatore bianconero trasferitosi in Brasile è retrocesso con la sua squadra, il Gremio, con l'avventura nel suo paese d'origine che potrebbe essere al capolinea

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Il calciatore della Juventus in prestito al Gremio Douglas Costa, ha finito nel peggiore dei modi la sua avventura nel paese che gli ha dato i natali. La squadra brasiliana è retrocessa dopo l’ultima partita disputata e il prossimo anno dovrà disputare la Serie B: con 21 presenze e 2 reti nella sua avventura Douglas Costa ora dovrà decidere cosa fare, con il contratto con la Juventus che scade a fine stagione, e con il giocatore che potrebbe tornare a Torino da separato in casa per trovare una nuova sistemazione.

Le cose per l’ex numero 11 bianconero non andavano comunque tanto bene, tanto che i tifosi si sono scagliati contro di lui dopo la retrocessione, tacciandolo come uno dei principali colpevoli: Douglas Costa ci ha messo del suo, visto quanto successo a due giorni dal match disputato l’altro ieri. I brasiliano infatti aveva chiesto lunedì 6 un permesso ufficiale alla società per il giorno successivo, martedì 7 con rientro fissato alla mattina di mercoledì 8, per festeggiare le nozze con la sua compagna. Il club avrebbe negato al giocatore il permesso, e il brasiliano non avrebbe gradito il rifiuto, facendo sparire dai suoi social tutte le foto che lo ritraevano con la maglia del Gremio. Lui e la compagna avevano pianificato di sposarsi all’inizio di giugno, ma erano stati costretti a posticipare il matrimonio a causa di una nuova ondata di Covid-19 che aveva travolto il Paese. A luglio le nozze erano state celebrate con una cerimonia riservata a pochi intimi a Punta Cana, in Repubblica Dominicana, rimandando la festa per la fine dell’anno.

Una situazione che aveva irritato i tifosi, che si sono scatenati contro di lui sui social per aver esultato in maniera polemica dopo aver segnato la quarta rete all’Atletico: l’attaccante è corso verso il pubblico, ha detto “arrivederci” e ha indicato il numero 10 dietro di lui, gesto che molti non hanno digerito perchè vito come una mancanza di rispetto di fronte alla retrocessione.

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