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Il commissario tecnico degli USA Gregg Berhalter ha parlato intervistato dai microfoni di Tuttosport, ai quali ha parlato del calciatore americano della Juventus Weston McKennie, che tanto sta ben facendo con i bianconeri e che bene ha fatto con la sua Nazionale di appartenenza: “Ha un ruolo fondamentale per la nostra nazionale. Innanzitutto la sua leadership è molto importante per il gruppo. E poi Weston, con la sua grande energia, è un trascinatore e trasmette tantissimo alla nostra squadra. Allegri si è reso conto della sua abilità in fase offensiva. Anche noi lo consideriamo pericoloso in zona gol coi suoi inserimenti in area. Il suo impatto positivo alla Juve, insieme alla Champions vinta da Pulisic col Chelsea, ha fatto tendenza mettendo in luce il movimento calcistico Usa”.
Il tecnico ha parlato anche intervistato dai microfoni di Sportweekdopo la conquista della Gold Cup, vinta in finale contro il Messico per 1-0. Una vittoria che dà ancora più spinta al movimento calcistico americano, che in questi anni è cresciuto molto: “La vittoria è uno step importante e, allo stesso tempo, un messaggio forte per il nostro movimento, visto che a inizio estate abbiamo deciso di utilizzare tutti i giocatori della rosa dividendoli nelle due competizioni. In questo modo abbiamo avuto anche modo di valutare tanti nostri ragazzi in partite ufficiali”.
Il CT continua parlando del Mondiale in Qatar, prossimo obiettivo della Nazionale: “Per la nostra Nazionale il primo passo sarà quello di qualificarsi al Mondiale, continuando a far crescere i giocatori. Dopodiché l’obiettivo diventerà quello di disputare una buona manifestazione in Qatar”. Berhalter ha infine svelato un retroscena legato all’Italia di Mancini: “Abbiamo parlato della finale Inghilterra-Italia sottolineando il carattere forte, la resilienza e la mentalità del gruppo azzurro, che ha resistito nonostante l’iniziale svantaggio. La squadra di Mancini ha giocato il calcio migliore dell’Europeo”