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Gabriele Gravina, dopo il congresso tenuto dall’UEFA a Montreux, ha parlato ai microfoni di Sky Sport in merito alla Superlega:
“Al di là del valore relativo, quello che conta è il valore assoluto perchè 53 voti su 55 da parte delle Federazioni europee, con un risultato mai visto è per me una grande gratificazione per il calcio italiano e permettetemi di dividerlo con esso, di cui io sono testimone e anche portavoce. Credo di aver vissuto questi ultimi due anni in un continuo stato di emergenza. Affronteremo questi giorni con fermezza e convinzione anche i nuovi temi. La Superlega è un problema, è stato un vero e proprio fulmine a ciel sereno, c’era qualche avvisaglia ma non ci aspettavamo una reazione così violenta da parte di questi club. Voglio ringraziare quelli che stanno costruendo un muro invalicabile per chi ama veramente il calcio.
Le big? Non sono deluso, capisco che ci sono dei momenti di grande difficoltà. Probabilmente dobbiamo ripartire alcune responsabilità, farò di tutto affinché ci sia un accelerazione per far passare una linea sotto il profilo del controllo dei costi e della riforma. Non è passabile che si faccia passare come progetto innovativo un progetto che ha come obiettivo un aumento di ricavi. Se non hai sotto controllo i costi non hai maggiore ricavo.
Espulsione? Il nostro compito non è difendere gli scudetti ma i valori dello sport, come rispettare il radicamento sul territorio nazionale del valore e della competizione sportiva. Non possiamo permetterci di offuscare tanti sacrifici di. Il calcio appartiene alla gente, ai tifosi e a tutti i volontari che tengono in piedi questo mondo pur riconoscendo ai grandi club le attività imprenditoriali che mettono in vetrina il calcio italiano. Ripartenza? Abbiamo affrontato già da domenica diversi temi con Infantino, credo che la risposta di tutte le Federazioni oggi sottoscrive la nostra capacità di essere presenti per lo sviluppo del calcio europeo”.
