Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha rilasciato delle dichiarazioni alla presentazione del libro “Allenatori d’Italia”. Ecco le sue parole: “Questi ragazzi hanno grande talento, ma bisogna dargli delle opportunità. Bisogna dargli opportunità in termini di valorizzazione e su questo ci stiamo sostituendo, stiamo facendo di necessità virtù. Abbiamo i Centri Federali e allenatori da formare a cui sta lavorando l’AIAC, ma questi vanno pagati perché sono figure professionali.
Stiamo rivoluzionando la concezione della valorizzazione del talento. Roberto Mancini, da questo punto di vista, sta facendo un lavoro incredibile e la convocazione di 2005 e 2006 implica anche la voglia di far respirare un’aria diversa. Se lo fa Mancini, mi auspico lo facciano anche altri soggetti che lavorano per le società di calcio. Al Mondiale non andiamo, ma il nostro progetto nato quattro anni fa non cambia. Si può vincere come accaduto all’Europeo ma si può anche perdere. Abbiamo vinto per qualche rigore e poi abbiamo perso per tutta una serie di coincidenze, come aver perso 8-10 giocatori di Covid alla vigilia della sfida contro la Svizzera.
Noi non andremo al Mondiale, ma non perché non ci sono bravi allenatori. Abbiamo i migliori a livello internazionale, lo dicono tutti. Abbiamo un’ottima scuola, ma a mancare è stata una intuizione progettuale che non ha permesso l’incontro del talento con l’opportunità. Questo non dipende solo dall’allenatore… Di talenti ne abbiamo diversi, l’Under 15 e l’Under 16 hanno vinto tornei importanti 10 giorni fa”.