Gravina: "In stadi da settantamila posti, far entrare 500 persone non è pericoloso" - JuveNews.eu

Gravina: “In stadi da settantamila posti, far entrare 500 persone non è pericoloso”

Il presidente della FIGC Gravina
Il presidente è tornato a parlare della riapertura degli stadi

[fncvideo id=658401 autoplay=true]

La Juventus sta preparando alla Continassa la partita di domenica, che la vedrà impegnata alla Sardegna Arena contro il Cagliari. I bianconeri sono chiamati a cancellare subito l’eliminazione dalla Champions League, avvenuta per mano del Porto dopo i risultati delle due partite: all’andata i lusitani si erano imposti al Do Dragao per 2-1, con la Juventus ha vinto per 3-2 nella partita dell’Allianz Stadium, ma che sono usciti per la regola dei gol in trasferta.

Una grande delusione per tutto l’ambiente, che si sta interrogando sul futuro prossimo, ma che è deciso più che mai a ripartire, proprio a cominciare dalla partita in programma domenica a Cagliari. La Juventus dovrà ritrovare la via della vittoria per tenere il passo dell’Inter, distante dieci punti in classifica ma con una partita in più, e per cercare di recuperare il distacco dai nerazzurri fino a fine campionato, per cercare di vincere il decimo Scudetto consecutivo.

Un’impresa quanto mai difficile, per la quale i bianconeri si stanno mettendo sotto consci però del fatto che non dipenderà solo da loro, ma anche dai risultati di chi hanno davanti. Il tutto sicuramente sarà fatto senza tifosi, anche se il presidente della Figc Gabriele Gravina, intervenuto in video conferenza con la Commissione Sport del Comune di Firenze per parlare della situazione del calcio e della possibile riapertura degli impianti al pubblico, ha lanciato un’appello: “Parlare di calcio in questo periodo ci dà energia in un momento così critico. Stiamo vivendo un momento di grande difficoltà e sicuramente il calcio di base è quello che sta soffrendo maggiormente. Stiamo cercando con grande tenacia di far capire quanto sia fondamentale la pratica dello sport. Io credo che non ci sia nulla di offensivo nel declinare un concetto a me tanto caro che ‘Lo sport è cultura’. In stadi da sessantamila posti fare entrare qualche migliaio di persone non credo sia un pericolo per la salute dei nostri tifosi e per la salute dei nostri atleti.”

x