Gravina: "Ho inviato una lettera a Draghi per Euro 2032"

Gravina: “Ho inviato una lettera a Draghi per Euro 2032”

Gravina
Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha analizzato diversi temi, parlando dei diritti TV e della candidatura agli Europei del 2032.

Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha rilasciato delle dichiarazioni, riportate dall’ANSA, toccando diversi temi. Ecco le sue parole sulla candidatura per Euro 2032: “Ho mandato una mail al presidente del Consiglio Mario Draghi per evidenziare il termine perentorio del 16 novembre come ultima data in cui presentare alla Uefa il dossier che dovrà contenere garanzie governative. Non vogliamo rischiare di arrivare lunghi”. 

Sulla riforma dei campionati: “Il 12 dicembre si terrà un’assemblea straordinaria per modificare l’articolo 27 dello Statuto per arrivare a riforma dei campionati: quel giorno stabiliremo chi, quando e come avrà voglia di rinnovare il mondo del calcio. L’11 ottobre ci sarà il prossimo consiglio federale in cui verrà convocata l’assemblea: è arrivato il momento di uscire da un arroccamento che non fa bene al nostro mondo. La sostenibilità del calcio italiano è tema non più rinviabile: pensare che le singole licenze nazionali debbano fare da abito su misura alle singole realtà, mi pare fuori luogo, dobbiamo lavorare con una logica di sistema. L’obiettivo è mettere in sicurezza il calcio italiano attraverso 3 pilatri, ossia “solvibilità, stabilità al sistema, contenimento dei costi. Dobbiamo rientrare nei ranghi, non si può spendere quello che non si ha, altrimenti corriamo rischio default in tempi rapidi”.

Sulla questione dei diritti TV: “Sui diritti TV? Siamo assolutamente contrari a estendere ad altre federazioni la mutualità generata dai diritti tv della Serie A. Vogliamo enfatizzare quando detto ieri da Mauro Balata. Un conto è la mutualità di sistema, un altro è saccheggiare un ente privato per finanziare enti esterni. Già nel 2020 denunciai, innanzi alle commissioni riunite Cultura e Lavoro della Camera dei Deputati, questa anomalia. Ho grandi perplessità, mi auguro che prossimo decreto, che conterrà correttivi alla legge delega prenda in considerazione abrogazione di questa norma fuori da ogni logica. Il calcio ha già dimostrato più di tutti sensibilità verso mondo sportivo”.

x