TORINO- Il presidente della FIGC Gabriele Gravina è stato intervistato dai microfoni del Corriere della Sera. Argomenti principali della discussione sono stati la riforma del campionato, il ritorno dei tifosi allo stadio (anche se parzialmente vista l’emergenza sanitaria in atto) e la possibile istituzione di una Superlega europea per i club. Ecco come ha risposto Gravina: “Una riforma dei campionati? Non va affrontata soltanto in termini quantitativi, ossia quante squadre vanno tagliate e in quale Lega. C’è bisogno di un intervento strutturale, il tema principale non è la Serie A a 18 o 20 squadre. Il principio vincolante deve essere la sostenibilità. Bisogna ridisegnare i principi della mutualità, studiare la flessibilità degli emolumenti e trovare nuove risorse disponibili. Il calcio semiprofessionalismo può aiutarci a risolvere il problema. E poi bisogna raffreddare il sistema delle retrocessioni: tre squadre su quattro che scendono di categroia in Lega Pro rischiano poi di sparire definitivamente. È una rivoluzione necessaria.
Ritorno dei tifosi negli stadi? C’è stato proprio lo scorso mercoledì un incontro con il CTS per parlare delle partite dell’Europeo che verranno giocate a Roma. È stato un vertice sicuramente positivo. Non ci sono preclusioni, neppure per i tifosi delle altre nazioni. Stiamo anche discutendo di una parziale riapertura degli stadi ai tifosi in campionato. Speriamo che la pandemia non ci giochi un brutto scherzo proprio in questo momento. Sono però molto ottimista, aspettiamo solo l’insediamento del nuovo governo. Pensiero sulla Superlega? Per me non ha alcun senso. Non risolverebbe i problemi economici e in più ucciderebbe il valore delle competizioni nazionali. E io non posso permettere che avvenga questo. Capisco i sogni dei club, ma Uefa e soprattutto Fifa sono stati chiari su questo fatto”. >>> E intanto, parlando di mercato, ci sono 11 nomi nei sogni di Pirlo per una formazione totalmente nuova, ecco come sarebbe! <<<