Gozi: "Sembra che le sanzioni contro la Juve siano un regolamento di conti"

Gozi: “Sembra che le sanzioni contro la Juve siano un regolamento di conti”

Juventus Cremonese
Sandro Gozi, eurodeputato, ha detto la sua sulla stagione della Juventus, parlando anche della penalizzazione inflitta a Madama.

Sandro Gozi, eurodeputato e tifoso bianconero, ha detto la sua a Tuttojuve.com. Ecco le sue parole: “In questi mesi, alcuni giornali italiani hanno parlato di pressioni Uefa sul calcio italiano e sulla Juventus, di possibili “scambi politici”, di sanzioni più o meno pesanti a seconda della posizione della Juventus sulla vicenda della Superlega, delle attese sentenze della Corte di Giustizia UE e dell’applicazione del diritto UE al calcio, intesa come attività economica e rispetto al modello europeo dello sport. Addirittura, alcuni rappresentanti Uefa hanno fatto imbarazzanti interviste in Italia in cui in sostanza avvaloravano queste indiscrezioni. Trovo molto sorprendente che la Uefa non abbia mai ritenuto necessario fare smentite ufficiali. Mi sembra che sanzioni pesanti contro la Juventus sarebbero più la conseguenza di un regolamento di conti personale che di un’oggettiva applicazione delle regole. E se così fosse, sarebbe del tutto inaccettabile.

Allegri? Mi sembra che sia perfettamente inutile fare ipotesi. Tutto indica che si continuerà con Allegri. Allora da tifoso dico solo che spero che l’Allegri del prossimo anno, nel caso in cui stiamo vincendo 1-0 contro Inter o Siviglia non chieda a 11 giocatori di giocare nella nostra metà campo, ma giochi per raddoppiare e chiudere la partita. Io questo, nella stagione che si è chiusa, non l’ho mai visto. Penalizzazione? Credo che molte squadre abbiano rischiato di essere coinvolte e che tutto il sistema avesse interesse a chiudere rapidamente la vicenda. Continuo a non capire perché, per fatti che nulla hanno a che vedere col calcio giocato, si tolgano, rimettano e poi ritolgano punti. Evidente, comunque, che le operazioni discusse non potevano venire svolte da una sola squadra. Come dicono gli inglesi: il tango si balla almeno in due. In questo caso, forse in molti di più.

La Next Gen?Abbiamo bisogno di entrambe le cose. Fondamentale continuare ad investire sulla Next Gen, ma è necessario anche avere uno o due giocatori che facciano la differenza. Quello che speravo sarebbe stato quest’anno Di Maria e che purtroppo, salve qualche momento, non è stato”.