[fncvideo id=660426 autoplay=true] TORINO – Robin Gosens, giocatore nerazzurro e obiettivo della Juventus, ha rivelato in anteprima uno stralcio della sua biografia che riguarda la sua avventura con la maglia dell’Atalanta in Serie A. Di seguito alcuni passi interessanti: “Ero sull’autobus sul quale avevamo festeggiato la qualificazione in Champions League, ancora ubriachi e con la musica a palla. A un certo punto mi arriva un messaggio: ‘Ciao Robin, saresti interessato allo Schalke 04? David Wagner contatterebbe il tuo agente lunedì. Buone celebrazioni stasera!, firmato dal direttore tecnico Michael Reschke. Sapevo esattamente quello che volevo: trasferirmi allo Schalke non solo avrebbe significato realizzare il mio sogno di giocare in Bundesliga. Avrei anche giocato per la mia squadra del cuore e soprattutto sarei tornato a vivere in Germania. Ero incredibilmente felice. Le condizioni erano perfette. Purtroppo non è cambiato assolutamente nulla: l’Atalanta non ha voluto cedermi in alcun modo”.
Poi ancora: “Dopo la partita contro la Juve ho cercato di realizzare il mio sogno da bambino ovvero avere la maglia di Cristiano Ronaldo. Così, dopo il fischio finale mi sono avvicinato senza andare nemmeno dal nostro pubblico per festeggiare. ‘Cristiano, posso avere la tua maglietta?’ è stata la mia domanda ma lui mi ha risposto con un secco ‘No’ e non mi ha nemmeno guardato. Ero completamente arrossito e mi sono vergognato. Sono scappato via, mi sentivo piccolo piccolo. Hai presente quando speri che nessuno ti abbia notato e vorresti sparire? Ecco mi sono sentito così. Juve che viene da un pareggio in casa del Torino. Queste le dichiarazioni di mister Pirlo ai microfoni di Juventus Tv: “Purtroppo ci complichiamo le cose da soli: avevamo iniziato bene, eravamo andati in vantaggio, ma ci siamo fatti riprendere. Pensavamo di poter fare un altro tipo di ripresa, ma siamo andati sotto e poi il resto della gara è stato difficile”.