Nelle ultime ore hanno fatto molto discutere le parole di Igli Tare. Il direttore sportivo della Lazio, in occasione di una lezione tenuta all’università Luiss di Roma, ha fatto delle dichiarazioni pesanti sulle condizioni economiche di quattro club. Ecco cosa ha detto: “Ci sono società, anche di prima fascia, come Juve, Roma, Milan, Inter, che tecnicamente sono fallite ma vengono tenute in vita dal fatto che il sistema ne ha bisogno“.
Oggi, dalle pagine del Corriere dello Sport, Alessandro F. Giudice è tornato su queste parole, rispondendo al dirigente biancoceleste: “Caro Tare, il fallimento tecnico è un’altra cosa“. Poi ha chiarito un punto fondamentale sulla questione del fallimento: “I quattro hanno subìto perdite gigantesche ma una società fallisce se incapace di onorare i debiti (fornitori, dipendenti, banche ecc.) non quando perde. Si fallisce con la cassa vuota non coi bilanci in rosso“.
Infine un chiarimento anche sul riferimento al sistema che proteggerebbe queste grandi società. Queste le parole di Giudice: “Ancor meno condivisibile ci pare la frase sul “sistema” (generica entità sempre evocata per alludere a misteriosi disegni occulti) che li terrebbe in piedi perché “too big to fail”. La verità è molto più semplice: non li tiene in piedi il sistema, ma i soldi degli azionisti“.