Massimo Giletti, giornalista e tifoso juventino, ha rilasciato delle dichiarazioni a “1 Football Club”, parlando dei bianconeri. Ecco le sue parole: “Il calcio è emozione, non è solo televisione. Avere una meta è fondamentale, come anche ritagliarsi un proprio spazio è rilevante. Per quanto concerne la situazione bianconera, quando emergono anticipazioni ed intercettazioni è perché in ballo ci sono degli interessi. Ma è sempre un racconto imparziale, non completo. Avere scritto alcune intercettazioni ha un valore nettamente differente. Ma di sicuro alla Juve è successo qualcosa di rivoluzionario, le cose non andavano soprattutto per il modo di affrontare il processo. Elkann diceva di dover ragionare, ha vinto la proprietà su Agnelli.
L’avevo ribadito due mesi fa, qualcosa si è rotto in quel momento, soprattutto nella scelta di puntare su Ronaldo. Il problema dei conti nasce con l’operazione Cristiano, inserito in un periodo complicato nel quale era presente il Covid, ha avuto un peso devastante sui bilanci. Anche le scelte degli allenatori della Juventus hanno avuto il loro peso, si parla di milioni di euro, di cifre elevate. Si sta pagando dazio per l’aver preso determinate decisione, anche se le valutazioni dei calciatori sono oggettive.
Il calcio dovrebbe focalizzarsi maggiormente su sé stesso, perché non è più accettabile avete determinati calciatori in rosa e pagare stipendi molto elevati. Il modello da seguire è il Napoli di De Laurentiis, il quale ha avuto delle problematiche vissute nel migliore dei modi. Ma poi ha iniziato a vincere e sta puntando sui giovani: questa è una mentalità vicente. La Juve, invece, non ha avuto fiducia in Pirlo e non ha puntato su giocatori giovani”.