Manuel Giandonato, ex calciatore della Juve, ha detto la sua sui bianconeri. Ecco le sue parole a Tuttojuve.com: “Sono cresciuto a Torino dai 13 ai 19 anni. La Juve è stata per me una seconda famiglia. Ricordo la grande attenzione ai voti scolastici e al nostro comportamento fuori dal campo. E in campo, ho imparato ad arrivare un’ora prima e ad andare via una dopo, insegnamenti che mi porto dietro da allora e che hanno caratterizzato la mia carriera. Gol a Manchester? Fu una grande emozione che sul momento nemmeno riuscii realizzare. E la mia esultanza incredula credo dica tutto ancora oggi a distanza di anni. Dopo aver lasciato Torino ho avuto un forte impatto con il resto del mondo. Andando in giro mi sono accorto di come le altre squadre fossero ovviamente diverse dalla Juventus. Alla Juve non ci sono egoismi e tutti remano dalla stessa parte, non sempre è così altrove. A Torino il livello è altissimo e i calciatori hanno tutto per fare bene e non pensare ad altro al di fuori del calcio. Pensando alle altre piazze, invece, sono molto legato a quella di Salerno, dove penso che la mia carriera sia ripartita. E a Livorno ci ho vinto. A Fermo ho vestito la fascia di capitano e c’è un legame particolare con l’ambiente”.
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