Ieri sera a Marassi la Juventus è stata bloccata sullo 0-0 da una buona Sampdoria. Dopo la gara in conferenza stampa il tecnico dei blucerchiati Marco Giampaolo si è mostrato soddisfatto: “Partita di spirito e abnegazione. C’era la giusta alchimia, abbiamo affrontato la Juventus con la giusta personalità. Il risultato ci dà fiducia e forza. Non abbiamo fatto gol? Potevamo anche prenderlo. Ma lo spessore della partita è stato importante. Significa approcciare le prossime partite con una consapevolezza diversa. Bene chi ha cominciato, bene chi è subentrato. Alla fine le squadre vengono stravolte del 50% con le cinque sostituzioni. Le partite cambiano, non sono più quelle dell’inizio. L’obiettivo è mantenere alto lo standard”.
Sui tifosi: “Il nostro pubblico è straordinario. Nelle difficoltà, anche fisiche, ci hanno sostenuto in modo incessante fino alla fine. Io l’ho sempre considerato un cambio in più. Non ne ho cinque, ma sei…”.
La partita: “Abbiamo sviluppato la partita proprio come l’avevamo preparata. La Juventus non è codificata, è in grado di tirare fuori cose imprevedibili. Ma noi abbiamo condotto bene la gara, dovevamo evitare che la Juve prendesse il sopravvento“.
La formazione: “Le partite non sono tutte uguali. L’avversario di turno presenta determinate caratteristiche. La Sampdoria deve avere l’umiltà di giocare le partite per fare risultato. La Juve ha giocato con Vlahovic, Kostic e Cuadrado. Noi con Leris, Djuricic e Caputo. Non mi scandalizzo“.
Sabiri protagonista: “Ha personalità e si assume ogni responsabilità. Quando sta bene, è in grado di determinare. In più si intende alla perfezione con Djuricic. Possiamo concedere qualcosa negli equilibri, ma ce lo riprendiamo nella gestione della palla. Ma tutti hanno fatto una partita al di sopra, non posso fare un torto a qualcun altro”.
Grande prova di Colley: “Ha fatto una grande partita, forse la migliore che io ricordi di Colley”.
Su Rincon: “Problemi fisici? Niente di che, non ho voluto rischiarlo ulteriormente. Ho dovuto togliere anche altri giocatori, ma ciò che conta è lo spirito”.
Il mercato: “Qualcosa bisogna fare per far sì che io non metta un terzino a fare la mezzala. Possiamo arricchire la rosa in maniera omogenea. Se Depaoli entra, gioca da terzino e non da mezzala”.