Giampaolo: "In passato vicino alla Juve? E' stata un'opportunità, ma..."

Giampaolo: “In passato vicino alla Juve? E’ stata un’opportunità, ma…”

Marco Giampaolo
In attesa della partita di questa sera al Ferraris contro la Juventus, l'allenatore della Sampdoria ha parlato in un'intervista Tuttosport

Questa sera alle ore 20:45 a Marassi la Juventus affronterà la Sampdoria, nel match che chiuderà il programma della seconda giornata di Serie A. I bianconeri sono reduci dalla bella vittoria di Ferragosto per 3-0 con il Sassuolo all’Allianz Stadium e vogliono continuare su quella strada. Mister Allegri non avrà a disposizione giocatori importanti come Szczesny, Pogba, Di Maria e Bonucci, ma, come ha dichiarato ieri in conferenza stampa, ci sono a disposizione gli uomini per fare bene. I blucerchiati invece sono reduci dalla sconfitta interna contro l’Atalanta (0-2) e cercheranno riscatto in uno stadio gremito.

Marco Giampaolo intanto ha parlato a Tuttosport in vista della partita di stasera. Il tecnico della Sampdoria ha parlato del momento in cui fu vicino alla panchina della Juve: “Non mi sono mai guardato indietro. Però i momenti storici vanno sempre tenuti in considerazione. È stata un’opportunità. Ero giovane, avevo 40 anni“.
Poi un ricordo della vittoria del 2017: “Non so se quella sia stata la migliore nostra partita. Di sicuro fu una grande partita contro una Juve forte. Ne vincemmo un’altra ma eravamo all’ultima di campionato. Lì eravamo nel pieno della stagione, il valore era diverso.

Questa l’analisi a poche ore dalla partita: La Juventus è una squadra forte anche per mentalità. Gara difficile, non dico proibitiva. Hanno iniziato bene al contrario della scorsa stagione. Allegri ha riannodato le sue cose, conosce i giocatori. Ha qualche assente ma resta una squadra forte. Dovremo fare un’altra grande partita. Quella con l’Atalanta è stata una grande partita anche se non sono soddisfatto perché certe prestazioni devono portare a risultati positivi. Mi aspetto che la squadra giochi un calcio giusto, temerario, non pavido, ambizioso. Questi termini li appoggio alla mentalità. Mi auguro che la sconfitta con l’Atalanta non abbia conseguenze sulla testa. La squadra l’ho vista bene. Li alleno e mi diverto. Mi suona”.

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