TORINO – L’ex giocatore della Juventus Emanuele Giaccherini ha parlato intervistato dai microfoni de La Gazzetta dello Sport, ai quali ha parlato dei tecnici di Juventus e Inter Andrea Pirlo e Antonio Conte, che domenica sera si affronteranno a San Siro.
“Conte in settimana non lascia niente al caso, poi in partita dirige tutto, dal pressing alle giocate. Adesso senza pubblico lo sentite anche voi. È un comandante, un motivatore, un combattente, ti tira fuori tutto. A livello tattico è maniacale, noi facevamo sempre 40-50 minuti di esercitazioni per seduta. Provavamo le uscite, le giocate, tutto. Il suo modo di giocare mette in difficoltà ogni avversario, quando dice che le avversarie si snaturano contro l’Inter è vero. Poi certo, nelle gare che si complicano può servire trovare una soluzione alternativa. Ma lui sa cosa deve fare”.
“Pirlo adesso mi pare che urli molto di più di quanto giocava. In campo dipendeva tutto da lui e non ne aveva bisogno. Ora gli serve. Ma lo vedo bene nel nuovo ruolo, anche se è partito subito al top. Il suo carisma e la sua personalità lo aiutano. E i grandi giocatori della Juventus forse lo rispettano di più di altri tecnici, per il suo passato. Normale che ci sia qualche difficoltà iniziale, perché c’è un cambio generazionale nella squadra, ma mi pare che ultimamente le cose vadano come vuole lui. Mi diceva sempre e solo di andare, inserirmi, correre, che la palla mi sarebbe arrivata. Andrea era un personaggio nello spogliatoio: sembra sempre un po’ col muso, ma faceva ridere tutti”.
“L’Inter è forte, meritava anche a Roma, non credo sia in difficoltà. La Juve dovrà gestire gli infortunati. Vedo favorito Conte, per il match e per lo scudetto. Credo sia l’anno dei nerazzurri: sono più maturi e senza coppe, quando si deciderà tutto a marzo-aprile.”