Genoa-Juventus 1-1, il commento della partita: bianconeri in sofferenza

Federico Chiesa
Il commento di Genoa-Juventus: i bianconeri paiono meno intensi e cattivi agonisticamente di altre occasioni. Manca però forse un rigore

La Juventus non va oltre il pareggio allo stadio Marassi contro il Genoa che ancora una volta risulta avversaria indigesta per i bianconeri. Nel primo tempo, un regalo di Badelj permette a Chiesa di presentarsi dal dischetto e mettere in discesa l’incontro. Nella ripresa arriva però subito il pari con Gudmundsson. Un pareggio sostanzialmente giusto per una Juve parsa meno intensa del solito, ma che può recriminare su almeno un episodio da rigore.

Primo tempo: Badelj errore sanguinoso, Chiesa punisce

Nella prima frazione di gara, la Juventus si scontra contro un Genoa propositivo e che tende a tenere più dei bianconeri il pallino del gioco. Il Genoa prova a sfruttare la qualità dei suoi centrocampisti, senza però riuscire a rendersi pericolosa. Dall’altra parte, la Juventus è sempre pronta a riconquistare il pallone e ripartire. Tante le ripartenze pericolose, poche però quelle sfruttate al meglio.

La prima occasione della partita è un traversone arguto di Chiesa per Vlahovic al 21′ minuto che però l’attaccante serbo non riesce a indirizzare in porta. Al 26′ arriva invece l’episodio clou: Badelj controlla malissimo da ultimo uomo, regalando la palla a Vlahovic. L’attaccante serve in area Chiesa con Martinez costretto a stenderlo. Calcio di rigore di cui si incarica lo stesso Chiesa: palla da una parte e portiere dall’altro.

Il Genoa prova a scuotersi, ricominciando a giostrare il pallone sulla trequarti avversaria, in particolare con un Gudmundsson parso ispirato. Tante le battute dalla bandierina, da cui la più pericolosa dopo la mezz’ora si conclude con un tiro-cross di Vasquez. Sempre dai piedi del difensore nasce il maggior pericolo per la Juve: al 43′ minuto il giocatore serve un contro cross in centro area. Gudmundsson prova la battuta a colpo sicuro ma è bravo Kostic a disturbarlo e portarlo a mancare il pallone.

Secondo tempo: subito Gudmundsson, Juve a singhiozzi

Nella ripresa, Gilardino inserisce subito Ekuban per Vasquez. La mossa paga perché dopo meno di tre minuti lo stesso neo entrato arpiona con la spalla un traversone e mette fuori gioco la difesa della Juventus con un appoggio di testa per Gudmundsson che infila in spaccata. Dopo una reazione rabbiosa immediata, la Juve non va oltre un errore di Martinez che rischia la frittata servendo Chiesa sui piedi al limite dell’area. Lo stesso portiere riesce però a chiudere la strada all’attaccante della Juventus.

Dopo poco, il Genoa riprende il controllo del gioco senza però riuscire a creare occasioni nitide. Nell’ultima parte della partita, i cambi danno un po’ di verve ai bianconeri che sfiorano il pareggio all’89’ su calcio d’angolo. Bremer colpisce di ventre ma Martinez riesce ad allungare fuori il pallone. Niente sorpasso all’Inter per la Juve a cui però potrebbe mancare un rigore nel secondo tempo.