Il difensore della Juventus Federico Gatti ha parlato in un’intervista rilasciata al canale YouTube della Serie A, nella quale ha parlato della sua storia e del big match in programma domani sera a San Siro contro l’Inter: “Il primo anno che feci a Pavarolo, in Verbania, che andai a vivere lontano dai miei genitori, avevo 20 anni, è stato il primo anno da difensore puro, perché prima non lo facevo. Lì è iniziato un po’ tutto. Ero una persona normalissima, guardavo le partite come spettatore, ora le vivo su me stesso, mi ha stravolto la vita. Voglio trasformare quello che ho in testa sul campo.”
“Prima sei mesi in prestito al Frosinone, poi sono arrivato qua alla Juve a luglio e mi dovevo giocare tutte le mie carte, è stato difficile ma emozionantissimo. Non ho mai giocato in altre squadre in Serie A ma qui alla Juve hai pressioni che non si possono spiegare dentro e fuori dal campo. Ti aiuta ma sotto altri aspetti le pressioni ti possono anche mangiare”.
“Inter-Juve è una partita sentitissima e bellissima. San Siro è uno degli stadi più belli d’Europa e secondo me si affrontano due squadre più forti d’Italia però, per me, non è una partita decisiva perché ci sono ancora tanti punti.”
“Lautaro e Thuram sono due attaccanti molto forti, difficili da marcare. Si completano, hanno delle caratteristiche differenti, però tutta l’Inter è forte, sono una squadra molto solida, però vedremo”.
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