Luigi Garlando, giornalista, ha detto la sua sulla Juve alla Gazzetta. Ecco le sue parole: “Inter e Juve sono come quei coniugi stagionati che, a forza di vivere insieme, finiscono per assomigliarsi, dopo essersi scambiati negli anni vizi e virtù. La contrapposizione netta tra Allegri risultatista e Inzaghi giochista, su cui abbiamo campato a lungo, è sfumata parecchio, perché, come vedremo, le due squadre si sono venute incontro e, nella volata scudetto, rischiano di confondersi per somiglianza di caratteristiche.
Prima di dicembre, la Juve ha vinto 9 incontri di corto muso, cioè con il minimo scarto, molti per 1-0. L’Inter era tutto un altro mondo. Per 7 volte ha vinto con 3 o più gol di scarto. Poi le cose nel tempo sono cambiate e i coniugi hanno preso ad assomigliarsi. Vediamo il gennaio della Juve: 8 gol in 3 partite di campionato, 10 in 2 di Coppa Italia. Al contrario, l’Inter ha vinto l’ultima di andata contro il Verona e la finale di Supercoppa italiana a Riad, contro il Napoli, con il vantaggio minimo e grazie a gol arrivati dopo il 90’, cioè grazie alla specialità del nemico.
È successo che Inzaghi e Allegri hanno preso coscienza di due necessità per poter alzare l’asticella a livello scudetto: la Juve avrebbe dovuto migliorare la propria qualità di gioco, oltre la speculazione del risultato; l’Inter avrebbe dovuto imparare a vincere le partite sporche, senza sperpero di dominio e bellezza, risparmiando energie”.