Adriano Galliani, dirigente del Monza, ha rilasciato delle dichiarazioni a Tuttosport. Ecco le sue parole: “Ho realizzato il mio sogno da bambino: portare il Monza in Serie A, è stato più difficile che vincere le Coppe dei Campioni con il Milan. Quest’anno puntiamo al decimo posto in classifica. Lo so che è difficile, ma avendo fatto l’imprenditore nella vita so che bisogna fissare degli obiettivi, quindi dico decimo posto. È un mercato figlio di un mio modo di vedere le cose: la Serie C è uno sport, la Serie B è un altro sport e la Serie A è un altro sport ancora. È chiaro che la politica è cambiata: quando hai una squadra stabile ai primi posti, come era il nostro Milan, ti bastano due o tre ritocchi, ma cambiando categoria ogni anno è necessario cambiare. Io sono innamorato di ogni sport e ho capito che le asticelle si alzano”.
Su Allegri, allenatore della Juventus: “Allegri è come Trapattoni: pensa che vincere sia l’unica cosa che conti, giustamente. Non capisco perché certi tifosi si affezionino a calciatori o allenatori che non vincono e contestino chi vince. Allegri è un grande allenatore, ma soprattutto è un vincente e non è vero che fa giocare male le sue squadre. Fedele Confolonieri mi disse che la famiglia Agnelli non è la storia d’Italia, ma la geografia. Perché nella storia i personaggi vanno e vengono, mentre i mari e le montagne sono sempre lì. Avere proprietà così lunghe conta tantissimo, i calciatori captano certe cose e vengono influenzati anche sul mercato”.
Sulla Superlega: “La Superlega europea? Sì, ma senza squadre inglesi. Dovrebbe esserci una Brexit anche nel calcio. Chi glielo fa fare agli inglesi di mollare 4 miliardi all’anno, più gli stadi sempre pieni? Sarebbe un vero campionato europeo, senza inglesi. D’altra parte cosa pensate, che nell’aprile 2021 i club inglesi siano fuggiti dalla Super League perché i tifosi non volevano? Ma va! Perché non lasci quella situazione economica”.