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Il Derby d’Italia è stato un brutto colpo. La sconfitta di domenica sera contro l’Inter ha messo fine al sogno scudetto di quest’anno. Quella dell’Allianz Stadium è stata una partita sporca, tesa e nervosa, decisa un contestato calcio di rigore di Calhanoglu. Proprio l’arbitraggio di Irrati è stato al centro di grandi polemiche. A far discutere sono stati vari episodi: l’assegnazione e la ripetizione del penalty dei nerazzurri, poi quello negato alla Juventus e la gestione dei cartellini. Nonostante questo, sul piano del gioco si è vista una buona Juve, con il giusto atteggiamento in campo, a cui è mancato il gol.
Oggi sulle pagine de La Gazzetta dello Sport è stato intervistato Giovanni Galeone, maestro di Massimiliano Allegri. Queste le sue considerazioni dopo la partita contro l’Inter: “Era da tempo che non vedevo la Juventus giocare così bene: la avrei voluta vedere ancora un po’ più offensiva, in certe situazioni superata la metà campo tornava indietro a ragionare, mentre avrebbe dovuto continuare l’azione offensiva concludendola. Però bene. E molto bene per almeno venti minuti“.
Sullo scudetto invece l’ex tecnico ha detto: “La difesa c’è, ma non vinci lo scudetto col decimo attacco. La Juve poteva arrivare al massimo a 83 punti, io sono d’accordo con Max che ne serviranno almeno 84, anche se la vittoria del Napoli con l’Atalanta rischia di alzare la quota”. Infine poi Galeone ha parlato anche delle prospettive future della Juventus e ha fatto dei nomi per il prossimo mercato per tornare a vincere: “C’è la possibilità di fare le cose bene il prossimo anno, il progetto può andare avanti. Se è vero che hanno preso Rudiger, con altri tre ritocchi scelti bene la Juve può davvero competere per lo scudetto. Su quella linea ci sono Milinkovic-Savic della Lazio oppure in Europa qualcuno come Dembelé del Barcellona”.