Giovanni Galeone, ex allenatore e mentore di Max Allegri, ha detto la sua alla Gazzetta dello Sport sul futuro dei tecnico bianconero. Ecco le sue parole: “Allegri deve restare alla Juve! E lo sostiene uno che più volte in passato ha detto con grande schiettezza a Massimiliano che avrebbe fatto meglio ad andare via da Torino. E di offerte ne aveva perché alcuni club chiamavano me per avvicinarsi a lui… Ma adesso è diverso: guai ad andarsene dalla Juve, sarebbe un grosso errore. L’ho detto anche a Max l’altro giorno quando ci siamo sentiti per telefono. Ho sentito Max stanco per la stagione vissuta, ma chi non lo sarebbe al posto suo al termine di un anno così faticoso? Da novembre, quando sono stati azzerati Cda e dirigenza, ha dovuto fare di tutto, anche quello che non compete a un allenatore. E poi sono iniziate le penalizzazioni e tutto il caos.
Accordo per l’addio? Conoscendolo bene, direi proprio di no. E poi perché dovrebbe dimettersi o lasciare prima? Senza penalizzazione, e se gli ultimi dieci punti non glieli avessero tolti un quarto d’ora prima della partita con l’Empoli, sarebbe arrivato secondo dietro a un Napoli stellare. E senza aver mai avuto Pogba. Con un Chiesa a mezzo servizio e un Di Maria a intermittenza..
Il campionato della Juve è stato falsato dal caos dei punti tolti, restituiti e ritolti poco prima di una gara di campionato. In una situazione come quella di Empoli se un allenatore va nello spogliatoio e prova a dire “ragazzi pensiamo al campo e non ai dieci punti di penalizzazione”, i giocatori lo mandano a quel paese… Non scherziamo. Il miracolo non è arrivare in finale di Champions con i Barzagli, Bonucci, Chiellini, Khedira, Mandzukic, Dybala, Higuain… Quelli sono campioni. Il miracolo è portare a termine un’annata così. Giuntoli, per quello che ha fatto vedere a Napoli, sarebbe un bel rinforzo. Sicuramente è organizzato nella ricerca dei giocatori in giro per il mondo. Alla Juve servirebbero 2-3 colpi tipo i Kvaratskhelia e i Kim della scorsa estate, arrivati a Napoli da semisconosciuti e poi decisivi per lo scudetto”.