Gianluca Frabotta, nuovo calciatore del Lecce, ha rilasciato delle dichiarazioni a La Gazzetta dello Sport, parlando della sua carriera. Ecco le sue parole sulla Juventus, ex squadra del terzino: “La Juve? Mi ha insegnato il comportamento, la dedizione, il rispetto. Ronaldo? Non ti chiede nulla. Anzi, è un esempio. Mette tanta dedizione. Quando ci giocavo insieme se veniva largo, cercavo di andare più dentro il campo. Dybala? Il più forte che ho visto. Un fenomeno assoluto. Pirlo? Un tecnico e una persona fondamentale. Mi ha molto migliorato, mi ha dato tanti consigli, mi ha sempre detto di stare tranquillo. Gli ho scritto quando è andato in Turchia. Le mie qualità? Mi piace andare, ma devo migliorare nelle due fasi. La fisicità conta, ma col Var i difensori entrano meno. La voglia è tanta. E’ una sfida importante e stimolante. Voglio dimostrare che valgo e tornare a quello che ho fatto con la Juve”.
Sulla nuova esperienza con i giallorossi: “Il Lecce? l direttore Corvino mi ha convinto. Ho sentito la fiducia sua e dell’allenatore Marco Baroni. Sto prendendo ritmo e mi trovo bene con la squadra. Antonio Ragusa mi ha parlato bene del club e della città che ho visto poco, ma sembra meravigliosa. Intanto un paio di pasticciotti me li sono fatti…”.
Sul passato: “Tre anni lì al Bologna, un bel rapporto con Donadoni. Poi un anno di prestiti tra Renate, dove non fu facile cambiando tre tecnici e Pordenone dove andai a gennaio e un po’ giocai salendo in B con Tesser. Quindi sono entrato nel mondo Juve: bellissimo. Un’emozione pazzesca. Ero nell’Under 23 ma ci allenavamo con la prima squadra. Mi sono fatto gli amici. Zanimacchia, Di Pardo gente forte che andrà avanti. Strefezza? E’ piccolo, ma velocissimo e ha una tecnica pazzesca. Può essere la sorpresa in questa Serie A”.