Alessandro Florenzi, terzino del Milan e della Nazionale, ha rilasciato delle dichiarazioni in conferenza stampa. Ecco le sue parole sul calcio italiano: “Le prime otto squadre hanno giocato un bellissimo calcio, d’attacco. Giocate e preparate: tutte squadre che hanno fatto un percorso di gioco e con una impronta di calcio. Siamo andati avanti. Prima c’erano squadre che vincevano il campionato a gennaio, mentre quest’anno s’è deciso all’ultima giornata e ci sono state tante gare non scontate. Hellas-Milan l’abbiamo vinta in rimonta, l’Empoli a Bergamo ha vinto e bisogna fare solo i complimenti ad Andreazzoli. Siamo avanti da questo punto di vista. La Nazionale ha il suo gioco da quando c’è Mancini”.
Sulla mancata qualificazione al Mondiale: “Se fossimo usciti dal Mondiale in una ipotetica finale col Portogallo sarebbe stato diverso, con tutto il rispetto per la Nord Macedonia che non è al nostro livello. Però il calcio ti insegna che nessuna gara è scontata e l’insegnamento è questo: giocare tutte le gare come una finale. Anche se poi pure a Palermo l’abbiamo giocata, tirando 50 volte in porta… Mi prendo l’insegnamento. Capire perché siamo usciti è ancora un po’ difficile. Per me nelle gare di qualificazione abbiamo creato tanto, ma non abbiamo concretizzato. Non ho rimpianti sul gioco che abbiamo espresso”.
Sull’addio di Chiellini: “E’ per l’Italia ciò che Ibrahimovic è per il Milan? Il paragone ci può stare. Sono tanto diversi: uno mena in campo, un altro fuori. Ma come carisma sì, sono molto simili. Ci lascia una leggenda del calcio italiano. Ci mancherà il suo carisma, il suo sorriso, i suoi discorsi e la sua tranquillità. Mercoledì vogliamo farlo lasciare la Nazionale con una vittoria. E’ un ragazzo di poche parole ma quelle che ti dice ti entrano dentro. Quando c’è Giorgio in campo ciò che mi fa stare bene è il suo sorriso: con la Spagna, il suo sorriso con Jordi Alba è stato devastante, ci ha messo una tranquillità devastante”.