La Fiorentina approccia il match con la voglia di conquistare l’Europa. I bianconeri però trovano spazi grazie anche alla testa libera da pressioni e obiettivi. La squadra viola al 19′ costruisce la prima grande occasione, con un tiro sporco di Bonaventura deviato in angolo dalla difesa. I padroni di casa prendono il possesso del pallone e cercano di costruire occasioni, come il secondo tiro deviato in angolo di Bonaventura. I viola nella parte centrale del primo tempo aumentano la pressione su una Juve che riesce a ripartire meno. Nel finale di primo tempo però la Fiorentina con un’azione insistita in area trova il gol del vantaggio con Duncan, che, servito dall’onnipresente Bonaventura, risolve la mischia con un tiro imprendibile per Perin. Il primo tempo si chiude così 1-0.
All’intervallo Allegri toglie Chiellini, ferito e sanguinante dopo uno scontro con Piatek, e Perin, per inserire Rugani e Pinsoglio. La ripresa si apre ancora con la Fiorentina con il pallino del gioco. Il mister dopo un quarto d’ora decide di togliere uno spento Bernardeschi per inserire Aké. La difficoltà della Juventus nel ripartire consente agli uomini di Italiano di tenere il controllo del match con autorità. Per l’ultimo quarto d’ora allora il tecnico prova a mettere dentro la gamba del rientrante McKennie e l’ex Vlahovic, per Miretti e Kean. Al 78′ però è la Fiorentina a sfiorare il raddoppio con Piatek e Bonaventura, fermati dal doppio intervento di un attento Pinsoglio. Il finale è un saggio del possesso palla di Italiano. Nel recupero Bonucci stende Torreira e causa il calcio di rigore, trasformato da Gonzalez per il 2-0 finale.
La gara, come era prevedibile, si è giocata in un ambiente caldo e ostile. Da una parte una squadra che voleva difendere il settimo posto e conquistare la qualificazione in Conference League, dall’altra una Juve che non aveva obiettivi di classifica e con alcune assenze. La squadra bianconera però non ha mai fatto vedere sprazzi di gioco o convinzione. Un brutto epilogo per una stagione da dimenticare.