La Juventus si presenta al Franchi per una partita complicata contro la Fiorentina, a tre giorni dalla sfida con il Psg. Massimiliano Allegri decide di lanciare Paredes dal primo minuto e di schierare Milik da titolare, risparmiando Vlahovic. La mossa paga subito perché al 9′ i bianconeri passano in vantaggio. Bel cross di Cuadrado, Kostic prova il tiro al volo che diventa un assist proprio per Milik, che insacca in scivolata. Secondo gol consecutivo per il polacco, subito entrato nei meccanismi della squadra. Dopo il vantaggio juventino la Fiorentina prova ad alzare i ritmi, anche se non riesce ad avvicinarsi alla porta di Perin. La Juventus comunque cerca di rispondere, ma proprio dopo un calcio d’angolo dei bianconeri nasce il gol del pareggio. La squadra di Allegri si fa trovare scoperta, Sottil lancia Kouamé che arriva in area con una grande accelerazione e infila Perin sul suo palo. L’atmosfera inevitabilmente si scalda. La Fiorentina prende così ulteriore coraggio, spinta dal suo pubblico. La Juve invece sembra subire il contraccolpo del pareggio, abbassando il baricentro. Al 42′ poi Doveri viene richiamato al Var per un tocco di braccio di Paredes su un cross precedente di Sottil: è calcio di rigore. Jovic dal dischetto prova ad angolare ma Perin è strepitoso a deviare il pallone sul palo, con la palla che danza sulla linea senza entrare. Il secondo portiere bianconero si conferma una sicurezza in assenza di Szczesny.
All’intervallo Allegri toglie Di Maria, ancora non al meglio, per inserire De Sciglio, alzando così Cuadrado. La ripresa si apre con una Fiorentina convinta, che aggredisce ancora la Juve con grande energia. I bianconeri non riescono più a ripartire con continuità, visto il pressing alto della squadra di Italiano. Il tecnico bianconero poco dopo l’ora di gioco decide di cambiare qualcosa, togliendo Cuadrado e Kostic per inserire Kean e Miretti, con McKennie avanzato in attacco. Nella seconda parte del secondo tempo i ritmi si abbassano e la Juve prova a riprendere campo, anche se con poca convinzione. Negli ultimi minuti Allegri toglie Alex Sandro per dare maggiore copertura con l’esperienza di Bonucci. Poco dopo spazio a Fagioli per un Paredes stremato. In questo finale la squadra bianconera passa al 3-5-2, ma è la Fiorentina a tenere in mano il gioco, con Perin che chiude la porta ad Amrabat, autore di un bel tiro dalla distanza. Finale di sofferenza, con i viola che attaccano, ma dopo 4 minuti di recupero la gara finisce 1-1.
Al Franchi era prevedibile una partita dura e così è stata. Terzo pareggio in cinque partite per la Vecchia Signora, che impone riflessioni. Il gol del vantaggio sembrava aver messo in discesa la partita, ma la Fiorentina ha saputo reagire bene. Saranno da valutare nelle prossime ore le condizioni dei giocatori usciti acciaccati dalla gara contro i viola. La squadra di Italiano è sembrata più in palla e in condizione, con la Juve più compassata e senza tante idee. Allegri ha deciso di risparmiare Vlahovic per tutto il match e forse rimarrà un rimpianto. Martedì c’è un’altra trasferta, ancora più impegnativa: l’esordio in Champions League in casa del Paris Saint-Germain. E lì serviranno più gioco e più condizione.
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