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La creazione della Super League di questa notte ha gettato il calcio nello scompiglio, con le reazioni più disparate che iniziano ad arrivare da tutti gli addetti ai lavori. L’ultimo a parlare del nuovo format è stato l’ex manager del Manchester United Sir Alex Ferguson, che intervistato dai microfoni di Reuters ha commentato la creazione della SuperLega: “Sarebbe un passo indietro a 70 anni di distanza dal Calcio europeo che conosciamo oggi. Durante la mia permanenza allo United, abbiamo giocato quattro finali di Champions League e sono sempre state le serate più speciail. I fan di tutto il mondo amano la competizione così com’è “.
Parole dure che si uniscono anche a quelle dei vari rappresentanti dei governi, che hanno deciso di dire la loro: queste le parole del premier britannico, Boris Johnson: “Molto dannosa per il calcio. I club coinvolti devono rispondere ai loro tifosi e alla più ampia comunità del calcio prima di fare nuovi passi”, a cui ha detto seguito il premier francese Macron: “Sostengo la posizione dei club francesi, che si sono rifiutati di partecipare al progetto che mette a repentaglio il principio di solidarietà e di meritocrazia nello sport, progetto sbagliato”.
Reazioni dure per un nuovo progetto, che il presidente della Juventus Andrea Agnelli, che sarà il nuovo vicepresidente della Super League ha presentato ieri sera: “I 12 Club Fondatori hanno una fanbase che supera il miliardo di persone in tutto il mondo e un palmares di 99 trofei a livello continentale. In questo momento critico ci siamo riuniti per consentire la trasformazione della competizione europea, mettendo il gioco che amiamo su un percorso di sviluppo sostenibile a lungo termine, con un meccanismo di solidarietà fortemente aumentato, garantendo a tifosi e appassionati un programma di partite che sappia alimentare il loro desiderio di calcio e, al contempo, fornisca un esempio positivo e coinvolgente”.