Repubblica e altri quotidiani hanno pubblicato le confessioni di Fagioli alla Procura e alla FIGC: “Avendo molto tempo libero, è un modo per vincere la noia. Inizialmente giocavo sul tennis. Poi da settembre 2022, poiché dovevo restituire somme ingenti a varie piattaforme, iniziai a scommettere anche sul calcio, per provare a recuperare. Aumentando il debito e ricevendo pesanti minacce fisiche, tipo “ti spezzo le gambe”, anche durante la notte pensavo solo di giocare per recuperare il mio debito. Ero talmente stressato e impaurito che durante Sassuolo-Juventus feci un errore e fui sostituito. Appena uscito dal campo mi misi a piangere di fronte alle telecamere pensando ai debiti delle scommesse“.
“La Juve non sapeva nulla. Lo sapevano solo mia mamma e qualche amico non calciatore – ha continuato -. Dovevo rinnovare il contratto e temevo che una notizia del genere lo avrebbe impedito. Non ho mai scommesso sulla Cremonese o la Juventus, va contro la mia etica. Scommettevo sulla vincente di una gara o sul risultato under/over, mai sul nome del marcatore o sul risultato esatto”.
Fagioli ha anche confessato di aver chiesto prestiti a calciatori e amici: “Decisi di chiedere dei prestiti ad alcuni amici e a un compagno, Gatti, al quale chiesi 40 mila euro dicendogli che mi servivano per comprare un orologio e che avevo i conti bloccati da mia madre. Altro prestito mi fu fatto da Dragusin e da alcuni amici di Piacenza”.