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Il noto conduttore televisivo e tifoso della Juventus Ezio Greggio ha parlato intervistato ospite del programma televisivo Tiki Taka, svelando un aneddoto sulla Juventus e su Silvio Berlusconi: “Durante una cena organizzata poco dopo l’acquisto del Milan mi chiese se tifassi per i rossoneri, io onestamente risposi che sono juventino e lui mi disse che voleva comprare anche la Juve. Pirlo? Di fronte a un allenatore che batte l’Inter, l’Atalanta e vince con il Bologna lasciando in panchina Ronaldo e responsabilizzando tutti, primo tra tutti Paulo Dybala, bisogna togliersi il cappello”.
“Quando parli di Dybala mi tolgo il cappello. È un grande giocatore, sfortunato quest’anno. Dybala è un mito, si è ripreso bene e assolutamente riuscirà a fare meglio nella prossima stagione. Sono pro Dybala. Juve? Una squadra che vince per 9 anni di seguito, ci sta che in un anno di rinnovamento non sia andato tutto per il verso giusto. Conquistare un posto in Champions è stata grande festa”.
Proprio Andrea Pirlo ha parlato della sua annata in bianconero dopo la vittoria contro il Bologna, che ha assicurato alla Juventus la qualificazione alla prossima Champions League: “Per me era importante finire bene il lavoro iniziato vincendo la Coppa Italia e portando la squadra in Champions. Le parole le lasciamo a chi dovrà decidere, io ho sempre cercato di dare il massimo e questo è il risultato finale. Mancanza di Dybala? Normale che uno come lui cambia il livello di ogni squadra. Lo abbiamo avuto poco a disposizione per diversi infortuni e anche quando è rientrato non era al 100%. Le sue capacità le conosciamo, lo ha dimostrato stasera e quando ha giocato. Ci è mancato, ora vedremo cosa ci aspetterà in futuro.”
“Futuro alla Juve? Io mi ci vedo al 100%, poi non sono io a decidere. Ora ci godiamo questa vittoria, poi avremo tempo per discutere con la società. Esclusione Ronaldo? E’ stata una scelta condivisa, era stanco dopo mercoledì e ho scelto di far giocare Morata. Ero tranquillo, ho una squadra a disposizione che mi permette un’ampia scelta su chi mettere in campo. Paure e miglioramenti? Paura mai avuta, anche se non era facile entrare subito nella squadra per spiegare i principi che volevo imporre. C’è voluto tempo, entrare nella Juve con una squadra di campioni non era facile ma mi hanno aiutato in tutto e li voglio ringraziare. Sono cresciuto perchè quest’anno è successo di tutto, è stato complicato ma mi è servito per fare scelte e da qui bisogna ripartire”.